Inizia l'era Iervolino tra entusiasmo (tanto) e voglia di vedere la Salernitana sempre in alto. D'altro canto il neo patron ha approcciato il suo impatto con piazza ed istituzioni facendo già intravedere i suoi futuri obiettivi che sono di grandi prospettive. Per un imprenditore di 43 anni che finora è stato al vertice di tante cose con successi prestigiosi l'arrivo al vertice di una squadra di calcio come la Salernitana è un ulteriore stimolo per far bene. Anzi benissimo come ipotizzano i tifosi di fede granata che hanno visto in lui un presidente innanzitutto tifoso e poi che fin dal suo primo impatto con questa realtà difficile ha dimostrato di avere qualità e forza d'animo per cercare di arrivare lontano. La Salernitana che dopo dieci anni di gestione è passata di mano in una fredda mattinata di gennaio a Danilo Iervolino ritorna tra le mani di un imprenditore campano. Era già successo con Peppino Soglia, il grande presidente tifoso degli anni novanta amato e osannato tanto dal popolo granata continuando poi con Aniello Aliberti prima di essere dal fallimento dalla cordata romana del 2011. Poi ecco Iervolino, sciarpa granata al collo, imprenditore di grande carisma e come Soglia tifosi di questa sua nuova creatura che vuol portare lontano. Tanto lontano. Belle alcune frasi dette nel corso della conferenza stampa, una delle quali ci ha colpiti:  "Un modo come un altro per evidenziare che questo suo impatto con il calcio salernitano, alla guida della squadra di calcio dovrà essere di grande spessore". Insomma un calcio anche diverso con aperture a famiglie, un modello nuovo ed anche un modo nuovo di vedere il calcio.

Sulla parte tecnica e su come si muoverà nell'immediato futuro il neo presidente soprattutto dopo l'addio ad Angelo Fabiani che per otto anni è stato responsabile dell'area tecnica con Lotito e Mezzaroma raggiungendo anche risultati apprezzabili (bisogna riconoscerlo) ha già fatto il nome di Walter Sabatini un grande talent scout del mondo del calcio, profondo conoscitore di calciatori che inizierà ad occuparsi del mercato di riparazione di gennaio (fin dalla prossima settimana) per rafforzare in modo adeguato una squadra che è ultima in classifica, è vero, ma vincendo a Verona ha dato segnali chiari di ripresa (e deve anche recuperare due gare). Dunque non tutto è perduto per mantenere, si spera, la categoria iniziando con il piede giusto, all'Arechi, sabato il primo incontro dell'anno tra le mura amiche contro la Lazio di Claudio Lotito che fino al 31 dicembre 2021, prima del passaggio ad Iervolino, detenevano con il cognato Marco Mezzaroma, le quote a metà della Salernitana. Il passato, dunque, contro il futuro con la consapevolezza che la vittoria di Verona possa essere propedeutica anche contro i laziali per ritrovare la vittoria in casa che manca dalla partita contro il Genoa.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 15 gennaio 2022 alle 00:00
Autore: Enzo Sica
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