La vittoria con il Monza potrebbe rappresentare la svolta della nuova Salernitana di Paulo Sousa. Potrebbe, appunto. Una vittoria che fa bene al morale ed alla classifica, ma che potrebbe non far bene alla testa dei calciatori, come già avvenuto in passato: con il Monza è stato fatto solo un altro piccolo passo verso una salvezza che ad inizio campionato sembrava molto alla portata, per allontanarsi sempre più, fino al -4 dalla terzultima di qualche settimana fa. La strada è stata tracciata da Sousa & C, ora va percorsa, passo dopo passo, un poco alla volta, partendo proprio da Genova, sponda blucerchiata. Una partita tutt’altro che semplice, una trasferta tutt’altro che alla portata contro una squadra rognosa e cattiva, ancora non arresa, come nel DNA del suo tecnico. La partita con la Lazio ne è la testimonianza: ottanta minuti di sofferenza per la squadra di Maurizio Sarri, che ha avuto ragione sulla Sampdoria solo grazie ad un'invenzione del mago Luis Alberto, bravo a pescare il solito coniglio dal cilindro a dieci minuti dal termine. 

A Roma la Sampdoria è apparsa tutt’altro che rassegnata: squadra corta, cattiva, aggressiva, pronta a dare battaglia in ogni centimetro di campo e su ogni pallone, proprio come la mentalità che il suo allenatore aveva in campo quando calcava il rettangolo verde con le maglie di Inter e Lazio, appunto. Quindi guai a pensare alla trasferta di Genova come una trasferta alla portata: lo scorso anno segnò la svolta del cammino della Salernitana, e la risalita verso quella che sarebbe stata una salvezza incredibile ed entusiasmante. La speranza è che domenica possa rappresentare invece la conferma di quanto visto domenica contro il Monza di Palladino, e soprattutto quella continuità di gioco e di risultati  da troppo tempo assente in casa granata. La Salernitana arriva bene alla sfida di Marassi: in fiducia, in buona tenuta fisica, con l'organico quasi al completo e soprattutto con la voglia di divertirsi. Rientreranno completamente Dia, Mazzocchi e Maggiore, forse anche Fazio, e sarà tutta un'altra Salernitana, ne siamo sicuri. Sousa ha dimostrato di sapere il fatto suo e di avere mentalità e soprattutto carattere, anche sulle questioni spinose e non propriamente rosee. 

Genova rappresenterà dunque la prova di maturità per la compagine granata, chiamata a confermarsi e confermare quanto di buono intravisto domenica: incremento della mole di gioco offensivo, equilibrio tra i reparti, varietà di soluzioni tattiche. Tutti elementi che lasciano ben sperare e che a Genova, se ripetuti, potrebbe veramente far tirare un sospiro di sollievo a tutta la piazza, dopo un periodo non propriamente facile. Il peggio è passato, la tempesta sembra essere alle spalle, ora ormeggi su e rotta verso quella meta chiamata salvezza, almeno per quest'anno. 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 02 marzo 2023 alle 00:00
Autore: Roberto Sarrocco
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