Tra poco più di 24 ore la Salernitana scenderà in campo per la prima partita interna della stagione, all'Arechi arriva quell'Udinese che - dalla sera del 22 maggio 2022 - non è più un avversario qualsiasi. Come dimenticare la prova col sangue agli occhi di una squadra totalmente senza obiettivi, presa a pallonate in casa propria dal modesto Spezia la settimana precedente e che, sullo 0-4 e incurante di uno stadio moralmente distrutto e che trasudava rabbia e incredulità, inscenava balletti provocatori sotto la Sud o continuava ad attaccare senza sosta. Certo, nessuno pretendeva regali e tappeti rossi stesi a terra, ma nemmeno si può giustificare quell'arrembaggio dal primo al novantesimo con tanto di sguardo quasi deluso dopo la notizia del pareggio del Cagliari a Venezia che, di fatto, sancì la salvezza della Salernitana al netto di quella debacle. Tra gli undici in maglia bianconera che affronteranno la Salernitana di Sousa ci sono pochissimi superstiti di quella folle serata, da una parte e dall'altra. Ma siamo certi che Gyomber, i due Coulibaly, Mazzocchi e Kastanos sapranno trasmettere le giuste motivazioni al resto della truppa. L'anno scorso una prima vendetta sportiva fu già consumata, con Dia al 94' che spinse il Verona a esonerare Cioffi. Colui che guidava quell'Udinese. Stavolta sarebbe bello volare a 4 punti e lasciarli, per ora, ultimi in classifica a quota 0.
Guai, però, a perdere lucidità nelle analisi. Perchè, con una Salernitana incerottata, incompleta e con tante scommesse che avranno bisogno di tempo per carburare, anche un pareggio sarebbe un buon risultato. Ricordiamoci sempre che l'obiettivo stagionale è la salvezza, che dobbiamo fare altri 39 punti per stare tranquilli e che quest'inizio di stagione insegna che la strada sarà in salita e senza dubbio più ripida rispetto a un anno fa. "Calcio d'agosto non ti conosco" recita un vecchio adagio, ma intanto il Verona è a quota 6 punti e ridimensiona ulteriormente la Roma, il Frosinone batte l'Atalanta dopo aver tenuto egregiamente testa al Napoli e il Lecce vince contro la Lazio. Guai a dare tutto per scontato, dunque. Ma guai a pensare che questa Salernitana sia inferiore alle dirette concorrenti. Nell'undici titolare la rosa è competitiva, di fatto è stato toccato poco o nulla rispetto al recente passato fatto di 10 risultati utili di fila e di punteggi straordinari con tutte le big. E anche all'Olimpico, trascinata da Candreva e dai suoi tifosi, la Salernitana ha cominciato col piede giusto pur offrendo una prova nemmeno lontanamente paragonabile alle due precedenti in quello stadio e contro quell'avversario. Restiamo dell'idea, però, che numericamente e qualitativamente la rosa necessiti di interventi. In difesa, con Bronn out e Fazio in queste condizioni, sarebbe obbligatorio prendere un centrale di livello e di esperienza. Non farlo sarebbe un errore.
A centrocampo gli uomini sono contati: Bohinen è ad ora lontano parente del calciatore ammirato nella stagione del 7%, Maggiore palesa purtroppo fragilità muscolare, Mamadou Coulibaly è una buona riserva e poi...due scommesse e l'eterno Lassana che però a gennaio partirà per la coppa d'Africa. Un altro elemento andrebbe preso, non c'è dubbio. E in attesa del vice Bradaric che manca da un anno, riflettiamo pure sul reparto offensivo. Dia è l'unico potenzialmente in grado di garantire gol (anche in questo caso con la coppa d'Africa di mezzo), Botheim è un attaccante di prospettiva ma mediocre, Cabral è reduce da due anni difficili e le altre due sono scommesse. Una certezza servirebbe, un "vecchio marpione" della categoria che conosca la A e possa dare un contributo. Ci sta che Iervolino, dopo 18 mesi di investimenti importanti e risultati straordinari, tiri i remi in barca e decida di spendere il giusto per una squadra già così com'è capace di salvarsi, ma dopo le promesse fatte e con gli introiti garantiti dalla A sarebbe importante chiudere il mercato in bellezza. Almeno per accontentare le richieste di un allenatore che può essere valore aggiunto, a patto che non perda entusiasmo. Per dare un voto positivo al mercato, dunque, aspettiamo un giocatore forte per reparto entro il primo settembre. Viceversa ci salveremo lo stesso, ma aspetteremo comunque spiegazioni concrete per un tale ridimensionamento di obiettivi e di budget. Per il resto...tutti allo stadio! Ci sono tanti motivi per rendere l'Arechi un fortino inespugnabile e per lasciare l'Udinese ultima in classifica.
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