E' opinione piuttosto diffusa che Federico Bonazzoli sia l'attaccante tecnicamente più dotato della rosa della Salernitana, un calciatore che ha davvero tutto per esplodere e per consacrarsi a grandi livelli anche grazie ad una piazza calda che gli consente di dare il massimo e di galvanizzarsi. La doppietta di pregevole fattura all'esordio in coppa Italia, il rigore trasformato a Bologna e la generosità dimostrata anche in fase di non possesso gli hanno permesso di conquistare immediatamente il cuore della tifoseria, ringraziata a più riprese attraverso i social e con la riproposizione di alcune delle coreografie più belle. Nelle ultime quattro giornate, l'ex Sampdoria è partito sempre dalla panchina, incidendo e non poco da subentrante. L'assist di tacco a Obi con l'Atalanta, il quasi gol con il Sassuolo, gli ottimi secondi tempi con Genoa e Verona gli sono valsi un voto alto in pagella, ma con ogni probabilità partirà dalla panchina anche nella fondamentale trasferta di La Spezia. Alla base di questa decisione ci sarebbe una precisa strategia del tecnico Fabrizio Castori: sfiancare i difensori avversari con due centravanti fisicamente possenti e sfruttare la rapidità e la tecnica di Bonazzoli quando subentra la stanchezza. Ricordate il discorso su Cicerelli e i "giocatori di squilibrio?". Grossomodo il concetto è lo stesso. Certo, un elemento così forte non può restare sempre a guardare i compagni in nome di moduli e alchimie tattiche. Le tante partite ravvicinate gli daranno presto la possibilità di scendere in campo dal primo minuto e di regalare gol e assist utili alla salvezza della Salernitana. Ma Castori (che in conferenza stampa ha utilizzato bastone e carota parlando di lui, ricordando che "se dopo 10 anni si parla ancora di lui come promessa e non come certezza è necessario si faccia delle domande") non è l'ultimo arrivato, vede gli atleti ogni giorno e sa benissimo quello che deve fare.

Sezione: News / Data: Ven 08 ottobre 2021 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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