Proprio quando si iniziavano a intravedere sostanziali miglioramenti, ecco che la difesa della Salernitana torna sul banco degli imputati. Troppo brutta per essere vera la prova offerta in quel di Benevento, con cinque gol sul groppone e Tumminello che ha avuto finanche l'occasione per segnare la sesta rete sotto lo sguardo incredulo dei 1500 tifosi arrivati da Salerno e che certo non si aspettavano una debacle di tale portata. "Abbiamo dovuto usare il pallottoliere, ma se vinci 5-1 o 1-0 non cambia la sostanza: sono sempre tre punti" ha detto il direttore sportivo Daniele Faggiano che, però, è troppo esperto per non rendersi conto che il pokerissimo del Vigorito rischi di minare la serenità dell'ambiente e le certezze del gruppo.

Eppure Raffaele le sta provando tutte. Prima Ferraris in posizione più arretrata per dare equilibrio senza perdere vocazione offensiva, poi Villa mezzala in marcatura sul regista avversario (come accaduto a Benevento, e con discreti risultati, su Maita). Senza dimenticare quanti calciatori si siano alternati su quella corsia di destra che ha rappresentato il vero tallone d'Achille. Cabianca, Villa, Achik, Ubani, Quirini, Liguori, Coppolaro: tanti esperimenti, risultati quasi sempre negativi. Pur evidenziandosi la necessità di lavorare maggiormente sulle preventive e sulla copertura degli spazi sulle palle inattive a sfavore (il 3-1 del Benevento somiglia molto ai gol incassati con Casarano e Potenza), c'è da dire che il mister ha poca colpa se si commettono errori individuali imperdonabili per una squadra che avrebbe l'obbligo di puntare alla vittoria del campionato.

Frascatore, rispolverato dopo due mesi, ha fatto molto male. Anastasio non ha la rapidità per fare il braccetto, soprattutto se il quinto di sinistra è uno come Villa che spinge tantissimo lasciando scoperta la zona di competenza. A oggi Coppolaro purtroppo è un flop, mentre Matino si è fatto bruciare sul tempo da Tumminello pur con l'alibi di un problema fisico che ha condizionato l'intera settimana di lavoro. Infine da rimarcare lo scarso apporto in interdizione del centrocampo, con Capomaggio e De Boer che faticano e il solo Tascone che "canta e porta" la croce risultando preziosissimo dal punto di vista tattico. I numeri, purtroppo, non mentono: Salernitana peggiore difesa tra le big e appena 5 clean sheet contro Siracusa, Atalanta23, Monopoli, Latina e Crotone. Così non si va in serie B.

Sezione: News / Data: Gio 04 dicembre 2025 alle 15:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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