La redazione di TuttoSalernitana, attraverso i propri inviati, vi ha raccontato nel dettaglio la giornata convulsa di sabato, partendo dalla sfuriata del tecnico Gian Piero Ventura nel corso dell’intervallo fino alle voci insistenti che riguardavano le possibili dimissioni dettate dalla scarsa reazione della squadra e da un’involuzione costante, senza precedenti e che ricorda in pieno quanto accaduto l’anno scorso. Il comunicato ufficiale ha fugato ogni dubbio: alla base della scelta del mister di non guidare i giocatori nel secondo tempo e di non assistere agli ultimi minuti se non da posizione assai distante c’è stata una indisposizione ed effettivamente alcuni tesserati granata presenti in panchina hanno confermato lo stato di malessere di un allenatore visibilmente deluso, arrabbiato e amareggiato. Resta, però, una palese delusione nei confronti di un gruppo “per il quale nutro affetto” ma “che è reduce da due playout in tre anni, ho ereditato 8/11 che l’anno scorso erano retrocessi. Siamo ripartiti da zero provando a ricostruire qualcosa per il futuro laddove non c’era nulla”. Parole che, alla lunga, probabilmente hanno pesato sulla mente della seconda squadra più giovane del campionato cadetto. Dire che lo spogliatoio sia spaccato non corrisponde a verità: a Cittadella solo un errore incredibile di Giannetti non ha permesso di completare una incredibile rimonta, non più tardi di cinque giorni fa erano tutti a cena a ridere e scherzare per stemperare la tensione e una squadra che non è con il tecnico non fa due gol in tre minuti sul campo della seconda forza del torneo sfiorando un pareggio che certo non avrebbe fatto gridare allo scandalo. Si è parlato di un post partita caldissimo, anche perché circolavano addirittura i primi nomi per la possibile successione: Davide Ballardini, tanto per fare un esempio, è profilo che la società aveva sondato già qualche tempo fa in virtù dei buoni rapporti con Claudio Lotito. Poi, all’aeroporto, il duro confronto tra la tifoseria organizzata (non c’erano i gruppi ultras) e una delegazione della squadra che, a testa bassa, ha chiesto semplicemente di non abbandonare lo stadio in un momento di oggettiva difficoltà.

Ci sono, però, interessanti retroscena per quanto riguarda Ventura, partito da solo alla volta di Bari. Alcuni club, capeggiati dal Mai Sola di Antonio Carmando, avevano chiesto alcuni chiarimenti ottenendo il placet di alcuni tesserati presenti sul posto, ma il mister ha risposto a muso duro sostenendo che volesse indire una sorta di incontro con la tifoseria che non è stato autorizzato. Nessuna parola grossa né scontro, ma i tifosi hanno comunque rimarcato al mister i sacrifici fatti per essere a Cittadella invitandolo a non alzare la voce e a spiegare concretamente i motivi della crisi. Nulla di fatto, Ventura si è allontanato: la scelta sarebbe stata condivisa dalla società che vorrebbe un maggiore rispetto dei ruoli soprattutto nei confronti di un allenatore già nervoso per la sconfitta, ma soprattutto provato per le noie di salute. Il Salerno Club 2010, con una nota, ha espresso totale insoddisfazione per l’operato dello staff tecnico, i gruppi ultras hanno in parte smentito le voci di un alterco tra fazioni (il parapiglia sarebbe nato per i fastidi arrecati da un tifoso ubriaco) ripromettendosi, tuttavia, di scegliere la linea da seguire a partire dalla prossima gara. Diserzione sempre più probabile, con l’esposizione di un unico striscione in curva Sud rivolto alla società e alla dirigenza. E’ comunque certo che in caso di sconfitta col Crotone potrebbe cambiare guida tecnica e sarebbe auspicabile già in settimana una conferenza stampa chiarificatrice per evitare che voci eventualmente false possano gettare benzina su un fuoco già bello ardente.

Sezione: News / Data: Lun 09 dicembre 2019 alle 13:00
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print