A caccia di equilibrio. La Salernitana versione Raffaele non riesce proprio a garantire un rendimento costante, alternando prestazioni di ottimo livello per la categoria a qualche battuta a vuoto che sta condizionando la classifica e il percorso di una squadra comunque non costruita - sulla carta - per vincere il campionato senza passare dagli spareggi playoff. Se nelle prime giornate i granata segnavano tanto subendo contestualmente un numero eccessivo di reti, nella seconda parte di stagione la situazione si è capovolta. Da un lato Inglese, Ferraris, Ferrari e Liguori si sono "inceppati" vivendo un lungo periodo di involuzione (il capitano, fischiato dai tifosi domenica scorsa, non timbra il cartellino addirittura dal 5 ottobre), dall'altro la retroguardia ha palesato qualche incoraggiante passo in avanti eccezion fatta per la serataccia di Benevento.

Statistiche alla mano, i granata subiscono pochissimi tiri nello specchio della porta e Donnarumma è rimasto quasi inoperoso nelle gare contro Monopoli, Casertana, Crotone, Latina e Trapani. Certamente il pari contro i siciliani ha rallentato la rincorsa della Bersagliera, ora distante 5 punti dal Catania, ma una delle avversarie più quotate del girone non ha creato alcun pericolo per novanta minuti, eccezion fatta per il gol del provvisorio vantaggio rocambolesco e fortunoso. Anche con Benevento e Catania, per almeno mezzora, abbiamo visto una Salernitana autorevole, organizzata, mai impensierita da squadre superiori dal punto di vista tecnico e che hanno sfruttato al massimo o errori individuali o giocate super dei singoli come accaduto al Massimino con la punizione di Cicerelli.

Insomma, il paradosso è questo: la Salernitana vincente del primo mese e mezzo raccoglieva più di quanto produceva, sfruttando tutti gli episodi a favore e completando rimonte entusiasmanti tra gol nel finale, rigori parati da Donnarumma e un pizzico di fortuna. Quando il gioco è migliorato e Raffaele ha deciso di schierare un trequartista alle spalle di due punte, ecco che la Salernitana ha abbassato la media gol pur costruendo mediamente 7-8 occasioni a partita. E la difesa, costantemente sotto accusa, ha offerto prove positive, venendo punita davvero alla minima disattenzione e ben oltre i potenziali demeriti. Questo, naturalmente, non cambia gli scenari in chiave mercato.

Sistemata la corsia di destra con Longobardi, ora il direttore sportivo Daniele Faggiano sta lavorando dietro le quinte per mettere a disposizione del tecnico rinforzi validi in tutti e tre i reparti. Dovrebbero arrivare due difensori, uno esperto e uno giovane. A loro si aggiungeranno una mezzala e un vice Capomaggio, mentre in attacco il ds interverrà a prescindere dal futuro di Inglese. Insomma, analisi oggettive non possono e non devono essere condizionate dai risultati. Questa Salernitana, pur con tutti i suoi limiti, ha occupato la prima posizione in classifica per tre mesi mostrando valori importanti per la categoria. E, mai come in queste ultime giornate, ha raccolto meno di quanto meritasse. Non a caso il club ha riconfermato Raffaele, abile a creare un gruppo granitico e a conquistare 32 punti con una rosa totalmente nuova.

Sezione: News / Data: Gio 11 dicembre 2025 alle 16:30 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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