Bocciato, ancora una volta, il 3-5-2. A Picerno il sistema di gioco prediletto di Giuseppe Raffaele ha prodotto un primo tempo insufficiente per la Salernitana. Soprattutto – doveroso dirlo – per l’ormai atavica difficoltà di alcuni elementi chiamati a praticare un certo tipo di calcio, e per la mancanza, tra tutti, di una mezzala sinistra. La mossa Quirini non ha pagato, altro esperimento fallito dopo Villa, Capomaggio con De Boer o Di Vico centrali, Knezovic, e con Varone sempre più oggetto misterioso.

In attesa del mercato chissà che Raffaele non possa virare sul 4-2-3-1, ieri lanciato in maniera iper offensiva, nel tentativo di ribaltare la propria sorte. Achik molto più a suo agio nel ruolo di ala rispetto a quello di quinto, terzini di spinta e area di rigore occupata con molto più presenza.

Nel primo tempo anche la difesa, che cercava di palleggiare ed essere piuttosto alta, ha pagato quando attaccata nello spazio in profondità dagli avversari, Anastasio in primis (la mancanza di intensità e aggressività di alcuni interpreti pesa). Raffaele ci penserà, conscio che l’equilibrio tattico sarà fondamentale nelle scelte, ma chissà che contro squadre chiuse, o di caratura inferiore, non possa essere soluzione anche dal 1’ e non solo a gara in corso.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 14 dicembre 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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