L'ex attaccante di Picerno e Salernitana Ciro Ginestra (oggi allenatore del Guidonia) è intervenuto a 'TuttoSalernitana', trasmissione in onda su SeiTv: "La Salernitana è una squadra che deve ancora capire la categoria, dopo le due retrocessioni. Non è facile ritrovare quella mentalità. È una squadra forte e strutturata per la Lega Pro ma alla fine conta il campo e come ti calo nella categoria. È importante capire che puoi perdere e vincere con tutti, c'è equilibrio con piazze importanti. Capisco i tifosi, abituati ad altre categorie ma ora bisogna lottare per uscirne".

I tifosi pretendono di più, Raffaele è stato addirittura contestato.
"Quando si accetta Salerno bisogna sapere che ci sono queste condizioni, la pressione è diversa. Se vieni dalla A devi vincere subito ma i campionati non si vincono a dicembre ma a marzo o aprile. La classifica non è così cattiva ma capisco la gente di Salerno, la conosco. Ci vuole però tempo perchè la categoria è difficilissima, i calciatori si devono ambientare, se non entri bene nella mentalità della categoria si fa fatica a vincere".

Quali possono essere le insidie di Picerno
"Se non approcci bene rischi di perdere. È una società seria che lavora bene, si rischiano brutte figure se non approcci bene, le classiche partite trappola, da giocare. Se non le prepari bene fai fatica con tutte. La Salernitana è a -5 dalla prima e il Picerno è ultimo ma se non approcci bene rischi una brutta figura. È un campo piccolo, sintetico, se non sblocchi subito ti innervosisci. Non hanno nulla da perdere, certe squadre tirano poi sempre qualcosa in più".

Lotito-Mezzaroma proprietà non molto amata nonostante gli investimenti e le vittorie. Iervolino ha avuto sempre applausi ma risultati negativi. È giusto che la tifoseria abbia scelta la non contestazione?
"Ho vissuto l'epoca Lotito-Mezzaroma e avevamo l'obbligo di vincere. Abbiamo vinto la C2, semifinale playoff in C1 poi hanno vinto subito dopo. C'era tutto per vincere anche se fuori poteva sembrare diversamente. Non conosco le dinamiche con Iervolino, non so se la strada dei tifosi è giusta. Questa piazza in C non c'entra nulla, deve fare la B a vincere. Situazione tragica ma a Salerno si va per vincere. Non si può non pensare di fare un campionato di vertice, poi ci sono dinamiche che non conosco. Faggiano conosce benissimo il calcio, bisogna dargli tempo. Non so se vincerà il campionato ma ci andrà sicuramente vicino, ci sono le persone giuste. Poi per vincere bisogna incastrarsi tutto. Non è però lontana da una squadra vincente anche se 5 punti sono tanti. Bisogna stare sul pezzo e mentalizzarsi alla categoria, pensando anche in modo positivo al pareggio col Trapani. Chi sbaglia meno vince alla fine tra Salernitana, Catania e Benevento".

La Salernitana fatica a fare gol. Come se lo spiega?
"Quando giochi 3-5-2 con Ferrari e Inglese vanno serviti in area. Devi andare sui lati e crossare, metterli nelle condizioni di intervenire negli ultimi 16 metri. Quando giochi con la pressione di dover vincere e le squadre si chiudono diventa complicato per gli attaccanti. Ci sono tutti giocatori importanti, Inglese ha fatto la Serie A. Un conto però è giocare a Salerno e un conto in altre piazze. Col Trapani meritavano di vincere, sono stati nella metà campo avversaria per tutto il secondo tempo. Ho visto la gara di Benevento, nel primo tempo dopo q15 minuti poteva stare 0-2. È un campionato che vive di episodi, devi portarli dalla tua parte. Il valore degli attaccanti è altissimo secondo me. La rosa è valida e che può vincere il campionato, se non ci riesce è perchè non ha girato tutto come doveva. Aggiungerei alle tre anche il Cosenza, che ha 12-13 giocatori forti".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 11 dicembre 2025 alle 22:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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