Non è stato un post partita "infuocato" come descritto da qualcuno sui social, ma è comunque evidente che il clima di entusiasmo delle scorse settimane sia solo un lontano ricordo. Minimo stagionale di presenze all'Arechi, distinti e tribuna praticamente vuoti,cori poco trainanti anche nei momenti cruciali del match, i fischi a Raffaele quando ha sostituito Ferraris tenendo in campo un impalpabile Inglese e la squadra invitata a onorare la maglia e a lottare per i colori granata. "Vattene via" urlavano invece alcuni tifosi spazientiti presenti in tribuna verde all'indirizzo del mister.

"Iervolino ci ha portato in tre anni dalla A alla C e ancora ce la prendiamo con gli allenatori" replicavano altri supporters, con un acceso confronto verbale tra i presenti e il ds Faggiano che non si è sottratto al confronto all'esterno della sala stampa ascoltando lo sfogo di una piazza che invoca rinforzi e iniziative per riempire lo stadio in occasione della gara contro il Foggia. "Non c'è stata nessuna contestazione nei miei confronti, tanti tifosi erano arrabbiati ma io sono ancora più nervoso di loro. Li ho invitati a starci vicino, a sostenerci, ad avere pazienza. Non bisogna rompere il giocattolo, ero d'accordo con chi dice che in questo periodo non ce ne va buona una" ha chiarito il ds ai microfoni di TuttoSalernitana. Ci sono stati, però, anche momenti emozionanti e che hanno consentito di ristabilire un clima di maggiore serenità. L'attaccante Liguori, per esempio, si è letteralmente commosso quando i tifosi lo hanno incoraggiato indicandolo come uno dei giocatori in grado di dare un grosso contributo nelle prossime gare.

"Io ce la metto tutta, vi ringrazio" le parole dell'ex Padova, lacrime sincere che confermano, al netto di ogni limite tecnico, che questo è un gruppo composto da uomini e professionisti veri che, contrariamente a quanto accaduto nel recente passato, ha a cuore le sorti della maglia granata e vuole instaurare con l'ambiente un rapporto di totale simbiosi. Sembrano lontani anni luce quei post partita caratterizzati da cori, balli ed esultanze sfrenate sotto la Sud. Ma basteranno un paio di risultati utili di fila per riaccendere le speranze e ritrovare quel dodicesimo uomo che non può far "pagare" a chi c'è ora - e ci mette la faccia - i disastri del peggior biennio della storia calcistica della Salernitana.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 09 dicembre 2025 alle 08:00 / Fonte: La Città
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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