Roberto Inglese era stato accolto come il simbolo della nuova Salernitana. Esperienza, fiuto del gol, presenza in area, il profilo perfetto per guidare la squadra nella risalita. E nelle prime settimane il copione sembrava scritto nella direzione giusta. La doppietta decisiva nel match contro la Cavese aveva acceso entusiasmo e alimentato la convinzione di avere finalmente un centravanti in grado di fare la differenza nel girone C.

Poi, però, il film è cambiato. Quella che doveva essere la base per una stagione da protagonista si è trasformata in una sorta di spartiacque negativo. Da quel pomeriggio Inglese non è più riuscito a segnare in campionato, le prestazioni si sono fatte meno incisive, la brillantezza è andata affievolendosi, le occasioni perse hanno minato la fiducia. La pesante sconfitta di Benevento, con l’attaccante inizialmente relegato in panchina, ha rappresentato un segnale forte sul suo momento complicato. Anche l’ultima gara all’Arechi contro il Trapani ha confermato le difficoltà, poca incisività, un errore pesante sotto porta e la sensazione di non riuscire a trovare il ritmo giusto.

Eppure, nonostante tutto, la stagione offre ancora spazio per scrivere un capitolo diverso. Inglese resta un giocatore di caratura superiore per la categoria, uno che può cambiare volto a una partita in qualsiasi momento. La Salernitana ha bisogno del suo leader e lui ha le qualità per rialzarsi. Il messaggio è uno: si cade e ci si rialza. E questo è il momento per farlo.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 11 dicembre 2025 alle 12:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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