L'allenatore del Picerno Valerio Bertotto è intervenuto a 'TuttoSalernitana' trasmissione in onda su SeiTv: "Ho trovato una squadra con delle difficoltà oggettive sotto tanti aspetti, se c'è un cambio di allenatore significa che le cose non vanno bene. Anche la sfortuna ci ha messo lo zampino, sono venuti a mancare dei giocatori. Sappiamo che è una stagione in cui c'è da soffrire, dobbiamo riprendere il filo logico. Sappiamo che a gennaio ci saranno interventi determinanti ma ora ci sono due partite da affrontare con fierezza voglia e motivazione perchè i punti sono importanti. La Salernitana sarà la prima ma la volontà è quella di fare bene il nostro lavoro".

Come pensate di imbrigliare la Salernitana?
"Il mio obiettivo è rimanere focalizzato sulla mia squadra. Sappiamo chi affronteremo, una squadra forte e attrezzata per stare al vertice. Da quando sono arrivato, al netto delle difficoltà oggettive, come prestazioni avremmo meritato qualcosa in più. È su questo che continuo a macinare, cercando lavorare come sta facendo, limitando e migliorando quelle situazioni che generano un risultato negativo. Bisogna stare sul pezzo e non mollare, sapendo che anche con poco le cose possono cambiare".

Bertotto è stato anche accostato alla Salernitana dopo il buon percorso a Giugliano.
"Sono molto felice del percorso fatto a Giugliano, ho trovato un gruppo di ragazzi disponibili e che hanno creduto in me. Un direttore, Amodio, che ha puntato forte su di me, riuscendo a creare qualcosa di magico. È vero che c'è stato un ammiccamento con la Salernitana ma le cose poi possono prendere altre pieghe. Sono però felice dell'interessamento del Picerno, ora bisogna piano piano metter a posto le cose perchè questa piazza merita di più".

Si può vincere un campionato di C facendo bel calcio o meglio puntare sulla concretezza?
"Vengo da un percorso da calciatore e poi da allenatore che mi ha dato la possibilità di conoscere il calcio ad altissimi livelli. Per idee mie parto sempre dalla qualità, va messa in pole position perchè ti permette di generare idee e concretizzarle. Quindo la risposta è sì, il pallone poi è rotondo e quindi vale tutto, non c'è una verità assoluta. Ci sono però delle filosofie che possono essere portate avanti"

Chi teme della Salernitana?
"Temere è una parola un po' forte, c'è rispetto per la Salernitana, il suo mister e i giocatori. L'identità con cui scendiamo in campo deve essere portata avanti a prescindere dal blasone della squadra avversaria. Ogni partita vale tre punti, quelli di sabato prossimo saranno uguali da quello successivo. Ora dobbiamo staccarci da questo momento fatto di risultati negativi, ritengo che col lavoro che stiamo facendo ce lo meritiamo".

Chi le ha fatto l'impressione migliore tra Catania e Cosenza?
"Giocano un calcio diverso, così come la Salernitana. Hanno qualità nei singoli. Metterle a paragone non sarebbe giusto perchè hanno idee diverse nel gioco che portano avanti gli allenatori. È un girone tosto, la continuità farà la differenza e sarà determinante per aver ragione alla fine".

C'è un abisso col calcio di una volta?
"Ho avuto il piacere di vivere il momento più bello del calcio italiano. Era il punto nevralgico di tutto il panorama calcistico mondiale, tutti i campioni venivano qui. Il piacere di aver fatto parte di quel periodo, in una realtà piccola come l'Udinese, ma che ha fatto la storia, è un orgoglio".

Ci saranno tanti tifosi della Salernitana a Picerno. È più uno stimolo anche per voi o un ostacolo?
"Non potrà mai essere un ostacolo nel momento in cui il calcio vive di passione, tifo e rumore. Amo questo sport proprio perchè fa parte di un circo in cui tutte queste componenti, quella del tifo soprattutto, è l'essenza della passione. Ben vengano stadi pieni e coreografie, siamo contenti di accogliere i tifosi della Salernitana, sperando però di dargli da parte mia poche soddisfazioni".

Sulla tecnologia.
"Sono e sarò sempre pro. Non entro nel merito delle decisioni, fanno un lavoro difficile. Il FVS può essere un aiuto, gli errori possono essere ovviati. La cosa da focalizzare è la capacità di essere coerenti con la realtà dei fatti, non è facile ma ci vuole la giusta capacità nel sapere che a volte anche tornare indietro nei propri passi è sinonimo di intelligenza".

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 11 dicembre 2025 alle 21:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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