Alla fine resta in piedi soprattutto il bottino pieno. E non è un dettaglio, ma nemmeno una novità in questo girone d’andata ormai vicino alla conclusione. La Salernitana riesce a evitare il peggio sul campo del Picerno, fanalino di coda e per lunghi tratti in evidente difficoltà, portando a casa tre punti fondamentali più per il morale che per il gioco espresso. Una vittoria arrivata solo nel finale, contro un avversario decimato e privo di pedine importanti, che serve a calmare le acque ma non può cancellare i segnali preoccupanti.

Il successo in terra lucana, infatti, non deve diventare una coperta sotto cui nascondere i limiti ormai evidenti. La squadra continua a faticare nel trovare una fisionomia precisa, mostra fragilità in fase di non possesso e produce ancora relativamente poco in zona gol. Non a caso, tutte le vittorie conquistate finora sono maturate con scarti minimi, segno di una difficoltà cronica nel chiudere le gare e nel gestire i momenti favorevoli.

Anche le decisioni di Giuseppe Raffaele finiscono inevitabilmente sotto la lente d’ingrandimento. Alcune scelte, tattiche e di uomini, alimentano il malumore di una parte della tifoseria, esploso soprattutto dopo un primo tempo giudicato insufficiente. Il mercato di gennaio diventa quindi uno snodo cruciale. Serviranno innesti immediatamente affidabili, capaci di colmare le lacune e di innalzare il tasso tecnico complessivo. Senza interventi mirati, pensare di competere fino in fondo per la promozione diretta rischia di restare solo un’illusione.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 14 dicembre 2025 alle 17:00
Autore: Lorenzo Portanova
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Caporedattore dal 2023
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