Era la sera di San Silvestro, a pochi minuti dalla mezzanotte e dal 2022, e una città intera era col fiato sospeso. Non, come di consueto, per l'avvento del nuovo anno, con tutte le speranze e preoccupazioni che esso comporta, ma per una questione di cuore: l'intera città di Salerno si stringeva intorno alla sua amata Salernitana che rischiava di scomparire dal panorama calcistico italiano. Quando tutto sembrava perduto e sembravano mancare offerte concrete, a pochi minuti dalla mezzanotte, la deadline fissata dalla Federazione, il colpo di scena che ha salvato le sorti del club di via Allende: l'offerta, notificata ai trustee via email, di Danilo Iervolino per l'acquisto della società granata. 

Il resto è storia, col patron della Salernitana capace di salvare la squadra, pochi mesi dopo, anche sul campo grazie all'aiuto di uomini navigati come Sabatini, in vesti di ds, e Nicola in panchina, ma soprattutto grazie a un'imponente campagna acquisti nel mercato di gennaio. "Ha salvato la Salernitana due volte", ha ribadito di recente  Sabatini, che ha saputo sintetizzare in poche parole tutta la gratitudine della piazza nei confronti di Iervolino. 

Oggi la Salernitana vive un Capodanno decisamente diverso, avendo alle spalle un 2022 assolutamente da incorniciare e trovandosi in una situazione societaria e di classifica diametralmente opposta. Il club ha messo radici profonde in città e progetta un piano di crescita a 360 gradi, dal lato prettamente sportivo a quello patrimoniale, con grandi progetti anche dal punto di vista infrastrutturale, tra l'ammodernamento dell'Arechi e il desiderio di realizzare un nuovo centro sportivo. La squadra si gode una tranquilla metà classifica e mantiene un margine di 10 punti sulla zona retrocessione, un risultato che, pur facendo storcere il naso a qualche tifoso e al Presidente stesso, è in linea con le attese di inizio anno.

Adesso la Salernitana ha davanti un nuovo anno da cui tutta la piazza si attende molto. Il tormento e la paura di un anno fa hanno lasciato il campo all'ambizione e alle aspettative. Il calendario metterà di fronte ai granata una serie di sfide complesse, per le quali bisognerà attrezzarsi. La rosa ha manifestato delle lacune, soprattutto in difesa e a centrocampo che, unite agli infortuni pesanti di Maggiore, Mazzocchi e Sepe, richiedono un intervento mirato ma adeguato sul mercato di gennaio. 

Molto si è fatto negli ultimi dodici mesi ma molto ancora si dovrà fare. Quella di oggi è una Salernitana decisamente orgogliosa del percorso fatto in quest'ultimo anno e consapevole dei suoi mezzi, ma mentalmente proiettata a un futuro che si spera ancora più roseo. Allora, buon 2023, Salernitana! Buon 2023, salernitani! 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 01 gennaio 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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