La “pareggite” non c’entra. È troppo presto per parlarne, anche dopo i due pareggi a Roma e contro l’Udinese. Chi lo pensa è in malafede, la Salernitana ha due punti in due gare, ma quello ottenuto contro l’Udinese ha buoni motivi per essere considerato più che positivo. Vuoi per le occasioni nel finale che avrebbero permesso ai granata di ribaltare lo svantaggio, aggiungiamo i nuovi acquisti ancora non al meglio della condizione. Martegani è stata la nota lieta del secondo tempo, l’argentino ha piede, conclusione e personalità. Per Cabral vale lo stesso discorso, dopo l’ingresso dei due, la Salernitana ha cambiato faccia e atteggiamento. Poi se hai un Ochoa che fa tre parate decisive nel primo tempo che permettono di restare sullo zero a zero capisci che tra i pali oltre ad avere un leader, c’è il portiere che alla fine della stagione permetterà di mettere in cascina alla lunga punti fondamentali ai fini della classifica. Passiamo alle certezze, quella più importante in attacco: Dia. Se c’è lui davanti stai certo che una palla finisce dentro. Così è stato. Bisogna ripartire dal finale di partita contro i friulani, testa, gambe e cuore oltre l’ostacolo. Ci vuole questo e qualcosa di più per vincere la prima gara e sbancare il Via del Mare.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 30 agosto 2023 alle 13:00
Autore: TS Redazione
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