Si chiude così come era iniziata la stagione della Salernitana, giocando male e perdendo davanti al proprio pubblico, sempre presente caloroso e passionale. Allo stadio Arechi passeggia anche l'Hellas Verona, molto più motivato e affamato dei granata, ormai con la mente già svuotata dopo la buona prestazione fornita contro la Juventus. La sconfitta contro gli scaligeri però costerà probabilmente alla Salernitana anche il record negativo di punti in Serie A nei tornei a 20 squadre con i tre punti a vittoria. Per evitarlo serve solo la vittoria nell'ultima giornata di campionato e i granata dovrebbero fare una vera e propria impresa allo stadio San Siro contro il Milan secondo in classifica.

Un ulteriore neo ad una stagione fallimentare, che sarà ricordata quindi come la peggiore per una squadra di massima serie. Chi ha vinto e non è retrocesso invece è il pubblico di fede granata, che ha cantato per tutti i 90 minuti al cospetto di una squadra ormai retrocessa già da diverse settimane e che ha fornito l'ennesima scenografia spettacolare. La scritta "Appartenenza" sopra lo stemma della Bersagliera, sotto invece l'immagine stilizzata della città di Salerno. Significativo però anche uno striscione apparso in curva durante il match. Gli ultras granata fissano il primo obiettivo per la nuova stagione: la maglia granata la devono indossare solo gli uomini veri e pronti alla battaglia.

È il requisito fondamentale per ripartire, per ricreare il feeling giusto e riconquistare una tifoseria delusa ma che non abbandona e non abbandonerà la propria squadra del cuore. È quello che è venuto a mancare quest'anno, qualche calciatore ha dimostrato di essere poco professionista, poco rispettoso per la maglia, per la piazza e anche per la società. La Salernitana non è mai diventata squadra, sin dal ritiro estivo. La Serie B è una vera e propria battaglia e allora come hanno rimarcato i tifosi e come vogliamo sottolineare più volte, prima di calciatori bravi servono uomini. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 21 maggio 2024 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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