Tutto entro il 12 giugno. È questa la scadenza chiave che terrà col fiato sospeso Brescia, Salernitana, Sampdoria e Frosinone. Dopo la retrocessione d’ufficio inflitta al Brescia dal Tribunale Federale Nazionale, le Rondinelle si preparano all’appello. Il ricorso va depositato entro il 3 giugno, prima data utile dopo il deposito delle motivazioni. La Corte Federale avrà poi dieci giorni per pronunciarsi, ma la sentenza potrebbe arrivare anche prima. Le udienze, con ogni probabilità, tra il 10 e il 12.

Intanto, la Salernitana non molla. Dopo essersi costituita in primo grado per sostenere la Procura federale, i granata faranno lo stesso anche in appello. Obiettivo: difendere sul piano sportivo la quintultima posizione conquistata sul campo a Cittadella. La Lega B, in attesa della giustizia sportiva, tiene in stand-by le date dei playout, indicativamente fissate al 15 e 20 giugno. Ma il club granata ha già annunciato battaglia legale contro ogni comunicazione ufficiale che possa alterare la regolarità del torneo.

A infiammare la vicenda anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: «È stato sconcertante annullare una partita a 24 ore dal fischio d’inizio. Ora si decida in fretta e poi si giochi».

A Brescia, invece, esplode la rabbia dei tifosi. Gli ultras hanno indetto per il 3 giugno una manifestazione sotto la sede del club: nel mirino il presidente Cellino, ritenuto responsabile del caos. Il Tfn ha contestato irregolarità fiscali legate all’uso di crediti non validi per compensare debiti previdenziali e tributari. L’accordo da 2 milioni con l’Agenzia delle Entrate non è bastato a evitare la sanzione. Ora il Brescia punta sulla buona fede e sulla presunta truffa subita. Ma ribaltare la sentenza sarà un’impresa

Sezione: News / Data: Dom 01 giugno 2025 alle 18:30 / Fonte: salernonotizie
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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