I venti giorni di stop forzato imposti ad una Salernitana già pronta e carica per affrontare i play-out e per giocarsi, così, le proprie chance di permanenza in cadetteria potrebbero aver giocoforza inciso sullo stato di salute psicofisico del gruppo e sullo stato di forma di qualche singolo in particolare. Nella fase finale della regular season di B elementi come il capitano granata Gian Marco Ferrari, il centrocampista Ajdin Hrustic e l'attaccante Nwankwo Simy si stavano dimostrando, forse con Lochoshvili e Corazza, i più in palla della Bersagliera. A livello generale, tuttavia, la condizione della Salernitana appariva dalla seconda metà di aprile in netta ascesa, continuando a palesarsi in tale modo anche nella prima quindicina di maggio, forse fatta eccezione per la trasferta giocata davvero male e persa a Marassi contro la Sampdoria.

Cosa sarà accaduto alle gambe ed alla testa dei calciatori campani a seguito di questa indesiderata stasi generata dalla incomprensibile decisione dei vertici calcistici italiani di rinviare "sine die" la doppia sfida play-out e la battaglia salvezza in programma tra il club del patron Iervolino e il Frosinone? Difficile dirlo e anche il solo avventurarsi in previsioni a riguardo apparirebbe azzardato, dal momento che solo la prova del campo, nel momento del ritorno sul rettangolo verde in una gara ufficiale e dall'elevata importanza, potrebbe fornire la risposta al quesito. Qualora effettivamente il play-,out tra granata e blucerchiati dovesse andare in scena non è davvero esercizio agevole predire chi tra le due squadre potrebbe arrivarci meglio sia fisicamente che psicologicamente.

Una grande incognita aleggia su questa drammatica, sportivamente parlando, contesa e, in questa tipologia di situazione gravemente anomala, i due allenatori, Marino e Chico Evani, dovranno letteralmente fare i salti mortali per tenere i propri uomini con la testa su due match senza appello ma, allo stato, senza neppure certezze, sia di data che di disputa addirittura. Le ultime uscite della Sampdoria, a differenza del trend in crescita della Salernitana targata Pasquale Marino, avevano, a dire il vero, evidenziato difficoltà significative, soprattutto dovute all' enorme pressione in grado di bloccare i giocatori e di non farli esprimere al meglio. Dal punto di vista tecnico i doriani sono apparsi molto prudenti e raccolti in campo, con una discreta solidità difensiva soprattutto a Marassi, ma con la tendenza ad affidarsi quasi del tutto in attacco alle giocate individuali dei suoi migliori interpreti, come Coda, Niang e Borini, nonché alle giocate del regista Yepes. Se questo play-out lo avesse espresso il verdetto del campo, e non la cervellotica scelta di F.I.G.C. e Lega B, e se, soprattutto, esso si fosse giocato nelle date prestabilite del 19 e del 26 maggio, allora la Salernitana avrebbe avuto i favori del pronostico, ora, invece, sarebbe un terno al lotto.

Tornando, tuttavia, in casa della Bersagliera, viene da chiedersi se l'ottimo finale di campionato di Ferrari, Hrustic e Simy potrebbe cambiare il destino dei tre calciatori in ottica prosecuzione della loro avventura in maglia granata. Ad oggi l'atleta che più di tutti potrebbe essere riconfermato a furore di popolo è sicuramente l' ex Sassuolo Ferrari, il quale ha dimostrato strada facendo il suo indubbio valore, unitamente ad un grande cuore, doti da leadership e esperienza nei momenti più caldi, con annessa grande attitudine a porsi a riferimento dei più giovani e a trascinarli letteralmente. Hrustic era tra le più grandi delusioni stagionali fino a un mese dal gong della regular season, prima di scuotersi al momento del suo ingresso in campo con il Cosenza all'Arechi e fare bene a La Spezia e soprattutto a Cittadella, con la perla del pesantissimo goal su punizione dal limite che ha incanalato a favore del cavalluccio marino il match da dentro o fuori con i veneti.

L' australiano potrebbe avere qualche chance di restare a Salerno, sebbene qualche dubbio permanga e il vento che spira dalle parti dell' Arechi sia per di più improntato verso il rinnovamento della rosa. Nonostante le lodi e gli applausi guadagnati da Simy , appare improbabile la sua permanenza a Salerno, dopo anni di insufficienze e di lauti stipendi incassati, anche vista e considerata l' età non più verde del nigeriano e le incognite atletiche sul suo conto. In ogni caso ogni discorso vertente su partenze.e riconferme appare prematuro e poco credibile in un contesto anomalo dato dal non conoscere la categoria in cui la Salernitana militerà la prossima stagione. E tutto per colpa di un play-out che " non s'adda fare" , con una citazione di manzoniana memoria!

Sezione: News / Data: Lun 02 giugno 2025 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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