Riparte la missione tre punti per la banda Sousa in crisi nera, quest'oggi impegnati sul difficile campo del Monza, storicamente ostico per i colori granata, specialmente nelle ultime stagioni. La squadra è in cerca di una vittoria che manca, in Serie A, dallo scorso 27 maggio contro l'Udinese, e che non è ancora riuscita nelle prime sette giornate di questa stagione. Un record negativo per la Bersagliera, che non aveva mai atteso tante giornate per mettere a referto il primo successo stagionale in massima serie, dato che sottolinea la difficoltà del momento. 

Tanti dubbi e poche certezze per il tecnico Sousa, finito sul banco degli imputati per gli ultimi deludenti risultati e diventato un vero e proprio capro espiatorio. Nulla di nuovo sotto il sole, visto che nel calcio il "tiro all'allenatore" è da sempre pratica consolidata di fronte alle difficoltà. Risulta, però, alquanto difficile pensare che, quello che fino a pochi mesi fa era salutato quasi come salvatore della patria, possa aver perso di colpo la "bacchetta magica". Occorre equilibrio. Sicuramente il tecnico portoghese si è reso protagonista di qualche scelta opinabile nelle ultime gare, ma il materiale tecnico a sua disposizione resta limitato, sia nel numero che nella qualità. La coperta è corta e, complici i tanti infortuni, il tecnico ha dovuto fare dei veri e propri salti mortali per schierare l'undici titolare. Non secondario, inoltre, l'assenza di elementi in grado di dare la scossa subentrando a gara in corso dalla panchina. 

La rosa presenta grosse lacune, ma questo appariva evidente già a fine mercato. Proseguire in una critica cieca, in questo momento, risulta soltanto controproducente. Non è questo il momento dei processi e dei giudizi, sospesi fino a fine anno, ma del sostegno incondizionato. Che sul mercato, in estate, si dovesse fare di più è un segreto di Pulcinella, nonostante qualche commento fin troppo ottimistico, ma adesso testa bassa e pedalare, perché bisogna fare di necessità virtù. Intanto due buone nuove sono giunte direttamente dalla bocca di Sousa, i recuperi di Candreva e Coulibaly, letteralmente due pilastri sulle cui spalle poggia il peso dell'intera squadra. L'assenza del maliano si è fatta sentire oltremodo nel centrocampo granata, apparso fin troppo molle e compassato nelle ultime giornate. Martegani è una piacevole scoperta, ma con un Maggiore involuto e un Bohinen ancora lontano dai tempi migliori la mediana di Sousa è parsa un vero e proprio anello debole. I numeri difensivi da horror si spiegano anche con la mancanza di un vero filtro in mezzo al campo e il rientro di Coulibaly va salutato come una vera e propria manna dal cielo. 

Calma e sangue freddo, perché quest'anno, ancora di più di quelli passati, ci sarà da lottare fino alla fine. Nonostante il momento buio, la Salernitana potrà contare su ben 2500 tifosi al seguito, oggi, allo U-Power Stadium, un segnale forte di una tifoseria che anche nelle avversità sa stare sempre accanto alla sua amata. Allora forza Salernitana, riprovaci ancora!

Sezione: Editoriale / Data: Dom 08 ottobre 2023 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
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