Salernitana (finalmente) a gamba tesa sul mercato. Complice un organico ridotto all'osso, tra infortuni e mancati arrivi, patron Iervolino ha deciso di scendere personalmente in campo per garantire a Nicola almeno un paio di elementi "pronto uso" nel match l proibitivo contro la Roma. 
Ovviamente, questo nulla toglie alle capacità del direttore De Sanctis, né tantomeno lo svilisce nel ruolo, ma le capacità persuasive del patron sono un fattore da tenere assolutamente in considerazione. Ma torniamo al mercato, alla fiera dei sogni che finalmente, con eccessiva attesa, anche a Salerno sta tornando a girare. Perché non ce ne vogliano i vari Bradaric, Sambia, Lovato, elementi di spessore che confermeranno le premesse iniziali, ma la Salernitana necessitava, e ne ha bisogno tutt'ora, di ulteriori elementi in grado di garantirle un cospicuo salto di qualità, in tutti i reparti. Perché la squadra con il cavalluccio sul petto presenta attualmente troppe lacune, certamente nei titolari ma soprattutto nelle riserve, che nel calcio moderno, dove i ritmi di gioco sono incessanti, possono risultare alla lunga  fondamentali.
Basti ricordare quello che è accaduto appena quattro mesi fa laddove, a fronte delle squalifiche di Ederson e Bohinen, giusto per fare un esempio, Nicola si vedeva spesso a cambiare spartito o, peggio, ad inserire Verdi nel ruolo di mezz'ala (vedasi il match con l'Udinese) con scarsi risultati. La speranza è che ciò non si reiteri in questa stagione, dove la Salernitana è chiamata ad un decisivo salto di qualità. 
 Candreva è ad un passo ed è un grande colpo. Carisma e doti tecniche lo classificano senza ombra di dubbio un rinforzo di qualità. Lo stesso dicasi per la riconferma di Mazzocchi, autentica sorpresa lo scorso campionato. Occorre un almeno un difensore centrale; diversi i nomi in cantiere ma la sensazione è che quest'ultimo possa giungere anche dal mercato italiano. In attesa di Maggiore, lui si che sarebbe il sostituto ideale di Ederson. Gioventù, esperienza nel massimo torneo e capacità di inserimento. Ma ha un difetto , è richiesto dal Torino. L'appeal è importante e questo potrebbe essere un ostacolo. Tocca a Iervolino toccare le corde giuste e provare a regolare a Nicola un elemento di grande spessore che farebbe, ne sono certo, dimenticare in un amen il brasiliano "atalantino"

Sezione: Editoriale / Data: Mer 10 agosto 2022 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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