Premiato durante la manifestazione "Italian Sport Award" inscenata ieri sera a Castellammare di Stabia, l'attaccante della Carrarese Giuseppe Caccavallo ha rilasciato un'intervista esclusiva alla redazione di TuttoSalernitana soffermandosi anche sui motivi che spinsero l'entourage a propendere per il trasferimento al Venezia dopo appena sei mesi: "Sicuramente Salerno rappresenta un grande rimpianto per la mia carriera. La società mi aveva seguito per molto tempo, trovammo l'accordo e firmai un contratto di più anni. Inizialmente giocavamo con il 4-4-2 e questo modulo era adatto alle mie caratteristiche, ricordo che in coppa Italia a Benevento sono stato provato anche come terzino e con discreti risultati. Successivamente passammo al 3-5-2 e non sono più stato preso in considerazione, ritengo che lo staff tecnico commise una serie di errori e non fu chiaro nei miei confronti. Ero legatissimo alla piazza, la tifoseria mi manifestava sempre affetto ma avevo anche bisogno di giocare. Sannino mi diceva che ero importante, però non mi faceva mai scendere in campo. Mi sono sentito un po' preso in giro e, con la dirigenza, decidemmo di andare a Venezia con la formula del prestito per capire e ci fossero i presupposti per ripartire da Salerno a fine stagione. Tuttavia vincemmo il campionato e fui riscattato dai lagunari. Non ho molti rimpianti nella mia carriera, ma mi manca quella curva. Ho detto ad alcuni amici che giocano nella Salernitana che avranno la fortuna di essere spinti da uno stadio che può fare la differenza. Da esterno avevo segnato 15 gol l'anno prima e ne ho segnati tantissimi in quelli successivi: se mi avessero sfruttato meglio, potevo dare un contributo anche alla maglia granata. Tornare in futuro? Credo abbiano ben altre ambizioni. La Salernitana ha fatto una grande partita a Benevento e ha tutte le carte in regola per vincere direttamente il campionato". 

Sezione: Esclusive TS / Data: Mer 05 febbraio 2020 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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