Se play-out deve essere allora play-out sia! Poco o nulla importa ai vertici pallonari, che oramai davvero non rappresentano più nessuno, se è trascorso un mese dalla fine della stagione regolare, se l'avversario dei granata sarà una squadra già retrocessa e se, soprattutto, si è calpestata ogni regola per arrivare a questo obiettivo. Il pubblico granata non avrà l'anello al naso ma la molletta a stringere le narici sarà più che necessaria per andare allo stadio a sostenere (giustamente a questo punto) la squadra del proprio cuore. La novità (gradita) del giorno è rappresentata dal ripensamento degli ultras granata della Curva Sud Siberiano che con un toccante e preciso comunicato hanno reso noto che sosterranno la Salernitana presenziando fisicamente per scongiurare il rischio di una retrocessione che, se arrivasse, sarebbe grave quanto sommamente iniqua.

Oramai la società di via Allende lascia trasparire una certa rassegnazione rispetto alle effettive possibilità di evitare che queste due partite sopravvivenza si disputino contro la Sampdoria, prima a Genova il 15 giugno .e poi a Salerno il giorno 20 dello stesso mese. Appare improbabile che il Tfn ribalti tutto e sospenda cautelativamente i play-out giorno 13 giugno, mentre per il momento non ci sarà possibilità di ricorrere al TAR del Lazio, con però una possibile coda giudiziaria presso la giustizia ordinaria amministrativa in un' estate che si preannuncia rovente non solo dal punto di vista climatico. Ora, però, occorre davvero spostare l'attenzione sul campo da gioco e che a tornare pieni protagonisti delle vicende del cavalluccio marino siano lo staff tecnico e il gruppo squadra. Mister Marino e capitan Ferrari stanno già suonando la carica e provando a fare rimettere a tutti la testa sul rettangolo verde, al netto di tante comprensibili difficoltà dettare da una situazione al limite del surreale.

Unica cosa positiva (ma che consola fino ad un certo punto) di questo teatrino dove Gravina e Bedin manovrano le marionette, è la possibilità per la Salernitana di disputare gli spareggi salvezza da quintultima forza del campionato cadetto e non da quartultima, così come sarebbe accaduto in caso di doppia sfida con il Frosinone il 19 ed il 26 maggio scorso. Non è vantaggio da poco il poter disporre di due risultati utili, su tre totali, per la permanenza in serie B, così come non lo è il poter giocare il decisivo match di ritorno contro la Doria allo stadio Arechi, con il principe degli stadi trasformato in un catino ancora piu ribollente, di tifo ma anche di rabbia civile contro un sistema calcio il cui modo di gestire, irrispettoso della passione altrui, indurrà i tifosi salernitani presenti a portare , oltre ad un indumento di colore granata, anche una molletta per turarsi il naso.

Sezione: News / Data: Mer 11 giugno 2025 alle 23:30
Autore: Raffaella Sergio
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