Stando a quanto emerso questa mattina, i legali del Brescia sarebbero riusciti a dimostrare che la società, guidata da Massimo Cellino, abbia agito in buona fede. La contestata compensazione dei crediti, effettuata tramite una società finanziaria, il Gruppo Alfieri Spv, si è rivelata inaffidabile, ma l’intenzione originaria del club non era elusiva. E così sarebbe stato proposto e valutato positivamente un piano di rientro attraverso pagamento dilazionato di quanto previsto.

Tuttavia va detto che ipotizzare un'assoluzione, una riduzione della penalizzazione o qualunque altro tipo di scenario differente dalla disputa del match playout tra Salernitana e Sampdoria sarebbe quanto meno azzardato. Perchè le Lega B, in merito, appare piuttosto categorica: sul piano disciplinare è "irrilevante" quanto il Brescia ha ottenuto con il proprio pool di legali che, domani, proveranno a chiedere anche un patteggiamento a sua volta non previsto per casi di questo tipo. "La giurisprudenza amministrativa lo ritiene inammissibile" confermano autorevoli fonti che domani saranno in aula.

E allora la sensazione è che domani possa arrivare una penalizzazione di almeno 4 punti per il Brescia, altrettanti potrebbero essere previsti per la prossima stagione. 8 in totale, due per ogni eventuale illecito. Ovviamente sarà fatto ricorso e, lette le motivazioni, il Brescia aspetterà il secondo verdetto sperando di cavarsela con una penalizzazione da scontare nella prossima stagione, come previsto - ad esempio - per la Lucchese in serie C. Società tra l'altro ad un passo dal fallimento e dall'Eccellenza.

E cosa succede se il Brescia sarà confermato retrocesso anche dopo il secondo appello? La vera battaglia partirà da lì. Perchè, nel caso, la Federazione fisserà le date degli spareggi (che, lo ripeteremo fino alla noia, a livello normativo non potevano essere rinviati nè sospesi) e gli avvocati di Cellino si rivolgeranno immediatamente al TAR chiedendo che la cristallizzazione della classifica, con annessi verdetti, sia ufficializzata solo dopo l'ultimo grado di giudizio.

E la questione, sempre più intricata, sta spingendo anche il Ministro dello Sport Abodi a cambiare leggermente atteggiamento rispetto alla chiusura della settimana scorsa, cui ha fatto seguito una lettera ufficiale inoltrata allo stesso Abodi dalla tifoseria organizzata. "Non vogliamo intervenire sul piano normativo ma si garantisca la regolarità del finale di stagione" è messaggio chiaro ad un Gravina col quale pare non ci siano ottimi rapporti. Tradotto: se ci saranno motivi per ritenere validi i ricorsi delle varie società interessate, la B a 22 potrebbe essere soluzione fattibile. Del resto, nel 2003, il TAR ribaltò tutto per il caso Catania a metà agosto e con la coppa Italia già in corso di svolgimento

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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