Di seguito il parere dell'Onorevole Andrea De Simone, grande tifoso della Salernitana che da tempo sta invocando la partecipazione di tutte le componenti affinché Salerno non si pieghi a una palese ingiustizia. Ecco le sue dichiarazioni:

"Condivido pienamente il pensiero dell’avvocato Provenza. Un post scritto con la passione del tifoso e la professionalità dell’avvocato. Non ho la sua competenza tantomeno quella di altri autorevoli commentatori che hanno richiesto il rispetto di norme e precedenti. Mi limito a contestare (da abbonato over 65, tribuna azzurra settore A03, fila 13, posto 53) provvedimenti di organismi che si comportano come “corpi separati” dello Stato di diritto.

Chi ha deciso la sospensione di Salernitana-Frosinone era perfettamente a conoscenza di vicende relative non solo al Brescia per i crediti d’imposta, ma anche alla Sampdoria, per il piano di ristrutturazione del debito “atteso che il suddetto piano prevede il ritorno in serie A dopo un solo anno di permanenza in seri B e, in subordine, un ulteriore anno in seri B…” (sentenza Tribunale di Genova 13 ottobre 2023).

Si è atteso il risultato dell’ultima partita e poi si è organizzato un “papocchio” che la Us Salernitana 1919 ha fatto bene a contestare con forza ribadendo “il proprio sconcerto per il provvedimento di rinvio a data da destinarsi, adottato senza alcuna consultazione ufficiale delle società coinvolte e il coinvolgimento dell’assemblea di Lega”.

La Salernitana poteva scendere in campo solo con il Frosinone ed altre opzioni non dovevano essere e non devono essere prese in considerazione. In assemblea di Lega, nei ricorsi agli organismi terzi della giustizia sportiva, nelle sedi della giustizia ordinaria, se occorre, nessun passo indietro su questo punto.

Forze politiche ed istituzionali, tifoseria e giornalismo locale, mai come in questa circostanza, hanno mostrato compattezza contro una grave ingiustizia. Giungono notizie da Brescia di un presunto patteggiamento ed una richiesta di spostare la penalizzazione al prossimo campionato e per domani è attesa la sentenza di primo grado del Tribunale Federale Nazionale.

C’è un solo modo per una soluzione di buon senso: nessun playout; garantire il riposo dei calciatori, lavoratori al pari di altri e comunque come i loro colleghi di altri club già in vacanza; campionato a 22 squadre; attendere le sentenze definitive per ogni altro provvedimento relativo ad altre squadre. Non sottovaluto la decisione della curva sud di non entrare allo stadio se si dovesse giocare: a me sembra una posizione che ha un fondamento ed è coerente con tutto ciò che si è detto fino ad ora da più parti.

Non bisogna cedere di un millimetro sulla giusta e sacrosanta battaglia per affermare diritti violati Si dia anche alla Salernitana la possibilità di un periodo di riposo per affrontare in un clima sereno la fase della ricostruzione di una squadra competitiva e vincente. Basta carte bollate e lavoro per avvocati: a noi serve il lavoro di una società e di uno staff tecnico per allestire la Salernitana del 2025/26. Alla Salernitana serve anche un lavoro di alleanze e di diplomazie per giungere ad una soluzione di buon senso.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 28 maggio 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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