Di seguito le parole del noto attore salernitano Yari Gugliucci che, stasera, sarà al fianco della sua squadra del cuore provando a spingerla verso il miracolo salvezza: "Capisco tutti. Mi sono confrontato con persone che hanno deciso di non entrare, personalmente invece ci sarò. In questo caso bisogna andare oltre la Lega, la partita, lo spareggio. Non è una protesta che giova restare all'esterno dello stadio. Visto che ci stanno oscurando per sempre, bisogna tirare fuori i muscoli facendo sentire in colpa i cronisti di DAZN e tutti coloro che dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza. Non era il momento di restare in silenzio, sarebbe stato bello vedere 30mila persone in grado di inscenare una coreografia di quelle che sappiamo fare solo noi. Purtroppo c'è stata questa spaccatura e oggi non ci sarà il sold out come sarebbe accaduto col Frosinone".

Gugliucci prosegue: "Il silenzio dei media? Stiamo affrontando un avversario che ha avuto Vialli, che ha ancora Mancini, che ha interessi societari che non possiamo nemmeno immaginare. E' come se il ragazzo alle prime armi affrontasse Sinner. Sono rappresentati da Evani o da un ct della Nazionale che all'epoca andava a cena con Gravina. Il centro-Sud calcistico lo soffriamo sotto questo punto di vista, è fallita la Spal e non se n'è parlato. Noi qui siamo abituati a farci la guerra sull'asse Salerno-Cava o Salerno-Avellino, in altri contesti ci sono interessi differenti e se ne guardano bene dall'attaccarsi pubblicamente. Se apriamo gli occhi possiamo darci le risposte da soli. La Sampdoria è amica di tutti, noi no".

Per quanto riguarda l'aspetto tecnico,  Gugliucci ha le idee chiare: "Secondo me la retrocessione è stata sancita nella partita di La Spezia. Marino in casa è molto forte, e ho un buon presentimento, purtroppo al Picco non abbiamo fatto un tiro in porta e abbiamo avuto un atteggiamento passivo contro chi non si giocava nulla e, come nel 2019, ci ha tolto tanto. Anche per questo io ho esortato i tifosi a non essere spocchiosi e a non venire, fai un altro favore a chi era al mare o in montagna da retrocesso ed è stato ripreso per i capelli. E' ovvio che la rimonta appare impossibile, ma ci saranno eventualmente altre strade per mantenere la B, prevedo un'estate di ricorsi".

Infine Gugliucci ribadisce un concetto: "Per me dovevamo essere in 30mila, con una scenografia pazzesca e magari tutti in piedi ad applaudire anche e soprattutto in caso di retrocessione. Avremmo spiazzato tutti quei media nazionali che non ci hanno trattato benissimo".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 22 giugno 2025 alle 14:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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