Il playout di ritorno fra Salernitana e Sampdoria ai raggi X. Una sfida quanto mai incerta, al di là del doppio vantaggio blucerchiato maturato nella gara di andata, dove entreranno in gioco alla fine molteplici fattori su un fronte e sull’altro. Il punteggio dell’andata, al di là della posizione in classifica che avrebbe potuto garantire in caso di parità al Ferraris maggiori possibilità di salvezza alla Salernitana, quintultima al termine della stagione regolare, obbliga Marino a una partita dichiaratamente offensiva.

Marino vuole alzare il baricentro, chiedendo un lavoro supplementare agli esterni Ghiglione e Corazza per provare a tenere bassi Depaoli e Venuti, che all’andata avevano invece garantito grande spinta ai blucerchiati. Lo scopo è quello di mettere subito pressione alla squadra di Evani, ma facendo attenzione a non scoprirsi troppo, ipotizzando per i liguri una gara impostata sul contropiede.

Evani ha tutta l’intenzione di dare fiducia allo stesso undici dell’andata, con l’eccezione - ovviamente - dello sfortunato Cragno. Negli ultimi due giorni in ritiro a Trigoria e, prima, a Bogliasco, Evani ha ripassato tutte le possibili situazioni tattiche dell’andata. Il 3-5-2 è sicuro, ma stavolta ai tre centrali della mediana doriana - Vieira, Yepes e Meulensteen - verrà chiesto un maggiore dinamismo per accorciare sulle punte ma, al tempo stesso, garantendo adeguata copertura alla difesa. 

Sezione: Rassegna stampa / Data: Sab 21 giugno 2025 alle 10:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Lorenzo Portanova
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