Giorni di raduno, di visite mediche e di partenza, anzi di ripartenza per la Salernitana, che, un anno e molte peripezie dopo torna a Rivisondoli, per iniziare due settimane di lavoro in preparazione della stagione sportiva in serie cadetta 2024/25. A parlare dovrà essere il clima che si andrà ad instaurare realmente nel romitaggio abruzzese ma le primissime sensazioni che giungono da queste assolate e calde giornate estive sembrerebbero, non senza fare professione di ottimismo si intende, caratterizzate da un'aria nuova. È bello pensare che l'autobus che conduce i granata nell'ameno centro montano possa essere idealmente sospinto da un vento nuovo e che si inauguri oggi pomeriggio un ritiro ben diverso dalla tregenda della stagione scorsa. Davvero il buongiorno si vede dal mattino e a luglio 2023 la Bersagliera ha vissuto una preparazione scandita da problematiche varie e musi lunghi, dalla mancanza di aria condizionata nell'hotel scelto come quartier generale fino a Bonazzoli e Sepe che mestamente si allenano su un campetto separato ai margini del gruppo. A proposito di gruppo sarebbe più corretto parlare per i granata retrocessi in B di gruppetti, che erano visibili nei rari momenti di libertà dagli allenamenti e durante le partitelle stesse, tra calciatori che cordialmente si ignoravano ed altri che giungevano finanche agli insulti e a principi di rissa.
Al di là delle difficoltà indubbie a livello di organico è stata proprio la corretta organizzazione e gestione ad essere manchevole in Abruzzo l'anno passato. Se quest'anno dal punto di vista tecnico e per la posizione assunta dal presidente Iervolino non si intravedono purtroppo ad ora novità positive, dal punto di vista della leadership manageriale e della metodologia gestionale del gruppo squadra sembra possa esserci una svolta decisa e la speranza porta un nome ed un cognome: Gianluca Petrachi. Il nuovo direttore sportivo del cavalluccio marino pare calatosi benissimo nel difficile contesto granata e pare essere partito con idee chiare e determinazione giusta, mostrando da un lato l'indispensabile pugno di ferro e dall'altro quella sensibilità necessaria per rappresentare una società ed una piazza come e più del patron Iervolino, sinceramente al momento destituito di leadership e credibilità presso la città di Salerno e la tifoseria tutta. Petrachi ha strappato applausi già nella tesissima conferenza stampa di presentazione sua e di mister Martusciello, e anche idealmente di molti tifosi collegati da remoto, quando ha detto chiaro e tondo che fosse per lui non avrebbe confermato nessuno del gruppo scorso ma che se e fin tanto che erano tesserati granati tutti avrebbero dovuto sudare e sgobbare in allenamento, senza calciatori esonerati, che restino a casa o che si allenino in disparte.
Il punto risiede proprio qui: il neo ds, con la sua esperienza ed il suo carisma, farà sì che la Salernitana, la città e la tifoseria, siano rispettati da tutti e dal primo all'ultimo giorno in cui si indossa la gloriosa casacca granata. Nessuno potrà fare i propri comodi e nessuno potrà minare l' ambiente assumendo atteggiamenti non da professionisti e con ciò andando a vilipendere Salerno e la società che la rappresenta calcisticamente! Dia che trascina la valigia verso l'autobus e che saluta dando il cinque alla partenza ne sia l' immagine iconica e la migliore delle istantanee in ottica buoni auspici e così per tutti coloro i quali abbiano più di qualcosa da farsi perdonare. Con Petrachi sconti zero e professionalità, volenti o nolenti, garantita. Con Petrachi, passando all'aspetto più propriamente tecnico, ci si attende un mercato importante commisurato ovviamente alle risorse a ciò destinate dalla governance campana e pur condizionato dal discutibile diktat presidenziale del prima vendere e poi acquistare. L'ex uomo mercato di Torino e Roma è arrivato in città con un programma ed una prospettiva opulenta e si è ritrovato catapultato in ben altra e più parca dimensione dopo il fallimento della trattativa fiume tra Iervolino e l'evanescente Brera Holdings, ma la giravolta societaria non lo ha scalfito e ha stimolato la giusta reazione per un professionista: non fuggire, riorganizzarsi e cercare di fare il meglio con quanto passa il convento!
Il manager leccese ha competenze e conoscenze tali da fare stare tranquilli, unitamente alla sua professionalità operativa che lo condurrà a gestire con oculatezza e riservatezza ogni trattativa, valutando anche e soprattutto l' uomo oltre che il calciatore e mirando a firmare un roster in grado di essere competitivo e ben figurare, sia pure tesserando in prevalenza giovani di valore (affamati e determinati) rispetto ad atleti esperti, collaudati e potenzialmente in grado di fare la differenza in serie B. La Salernitana punta alle zone alte della classifica, pur senza vivere, almeno pubblicamente, l' assillo di dover subito vincere il campionato, e per farlo il direttore sportivo sa bene che occorreranno in attacco goal sicuri (Tutino resta un obiettivo concreto), in mezzo al campo una regia sapiente che faccia girare la squadra e dietro, porta compresa, esperienza e solidità per lasciarsi alle spalle annate di difesa gruviera e invertire il trend ultimo. Una spina dorsale esperta e cattiva con intorno una schiera di giovani emergenti o comunque di calciatori che devono riscattarsi o completare di affermarsi, ciò coltivando la speranza di coniugare virtuosamente esigenze di contenimento costi e sostenibilità con la ricerca dei risultati e dei successi sportivi che tanto Salerno e provincia anelano, visti gli ultimi pessimi riscontri a riguardo.
Il finalino è tutto per il tecnico Martusciello, professionista che dovrà sicuramente dimostrare tanto ma che parte in salita perché ha la "sfortuna" di arrivare a Salerno dopo che la piazza aveva visto annunciato il più noto Sottil e di essere involontariamente un po' oscurato dalla figura piu "pesante" calcisticamente di Petrachi, sul quale si orientano attese e pretese dell'ambiente granata. Un grande in bocca al lupo, ordunque, a mister Martusciello affinché possa partire con il piede giusto e conquistarsi la Salernitana ed il consenso della piazza. In questo editoriale si è scelta la linea positiva e bene augurante e più che sottolineare la situazione alquanto surreale del partire con un gruppo che ha idealmente la valigia pronta, più che dire che sarà una corsa contro il tempo per ingaggiare giocatori pronti ad aggregarsi e per vendere bene i partenti, abbiamo preferito vedere in fondo (molto in fondo purtroppo) il lato positivo e augurare buon lavoro (tanto) al duo del riscatto (si spera) Petrachi-Martusciello. Forza Salernitana e buon precampionato e campionato!
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