Dulcis in fundo. Ci sono voluti undici mesi, ma alla fine la Salernitana è riuscita a riconquistare i tre punti in trasferta, battendo a domicilio il Verona al Bentegodi. Una vittoria meritata al termine di una partita ben giocata, che dà seguito alle buone prove contro Atalanta (nonostante il ko) e Milan e certifica un percorso di lenta ma progressiva crescita intrapreso da qualche giornata.

La Salernitana saluta nel migliore dei modi un 2023 senza dubbi complesso, che ha visto avvicendarsi sulla panchina granata ben tre allenatori. Un'annata fatta di alti e bassi, iniziata con grandi difficoltà, con l'umiliante 8-2 di Bergamo e la querelle che ha poi portato all'esonero di Nicola e all'arrivo di Sousa. col portoghese i granata hanno vissuto tra le emozioni più forti degli ultimi anni tra febbraio e maggio, quando una squadra ritrovata e capace di esprimere un gran bel calcio è stata capace di mettere sotto avversari ben più quotati, strappando punti pesanti a Milan, Inter e Napoli. 

Nel mezzo un mercato estivo poco entusiasmante, che ha poi dato seguito a un nuovo avvio di campionato da incubo. Adesso i granata stanno cercando di trovare un nuovo complesso equilibrio sotto la guida di Inzaghi, al timone dallo scorso ottobre di una barca alla deriva. Superpippo ha avuto il coraggio non semplice di accettare la sfida e, dopo un inizio davvero complesso, sembra aver scorto la via.

Decisamente troppo presto per dire se la Salernitana abbia superato la crisi e riuscirà a salvarsi, ma di sicuro adesso la squadra ha ritrovato compattezza e fiducia nei propri mezzi, presupposti essenziali per qualsivoglia impresa sportiva. E poi... ha ritrovato Sabatini. Questo il "regalo di Natale" concesso da Iervolino alla piazza, un ritorno che ha ricaricato l'ambiente. Negli occhi dei tifosi granata è ancora indelebile il miracolo sportivo costruito dal dirigente umbro nel 2022 e con esso la speranza che possa ripetersi. I numeri parlano chiaro: la salvezza, distante soli due punti, è più che mai possibile. Nonostante tutte le difficoltà vissute, ritrovarsi ancora in corsa è il miglior lascito del 2023 granata che dà un senso al 2024 appena arrivato. 

Per raggiungere l'impresa occorreranno senza dubbi interventi intelligenti sul mercato di gennaio per rinforzare una rosa con tante fragilità, ma che non è così distante da quella delle dirette concorrenti. La vittoria sul Verona è quindi un seme di speranza, giunto alla fine ma non troppo tardi. Perché nella vita si sa, da ogni fine, c'è un nuovo inizio... Buon 2024, Salernitana! Buon 2024, salernitani!

Sezione: Editoriale / Data: Lun 01 gennaio 2024 alle 00:00
Autore: Valerio Vicinanza
vedi letture
Print