Ultimo step, ad un passo dal Paradiso, ancora dentro il Purgatorio, ma anche vicinissimi a sprofondare nell’Inferno. Per far un paragone dantesco, la Salernitana in questi giorni simboleggia “l’amor che move il sole e l’altre stelle”. I granata sono maledettamente simbolo di rinascita, di svolta e di nuovo svago e ripresa da una pandemia che ci ha straziato, ma che può portare ad un anno stranamente straordinario. Granata è simbolo di un’apnea lunga 23 anni, simbolo di un popolo innamorato perso di una maglia storica. Trepidazione, cardiopalma, nervosismo, ansia, paura. Emozioni che aleggiano dentro Salerno e i Salernitani in queste ore, il match col Pescara è sintomatico di una squadra che è arrivata quasi al limite delle proprie energie, ma che può essere comunque pronta a salire sull’Olimpo dei vincitori. Sulla strada il Pescara, quello di Grassadonia, inutile continuare a rimuginare su quanto successo. Episodi del genere, compiuti da soggetti del genere, sono da condannare aspramente, senza dare troppo spazio alla cronaca. Calcio d’inizio alle 14.00, allo Stadio Adriatico, con un Pescara già retrocesso matematicamente in Serie C. La Salernitana non deve stare attenta a nulla, se non a se stessa. Sperando che sia l’ultima rubrica dell’anno di questo genere! E allora: JAMM’ A VRÈÈ!

Sezione: News / Data: Dom 09 maggio 2021 alle 21:30
Autore: Francesco Marra Cutrupi / Twitter: @Fmarracutrupi_
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