Era una partita da dentro o fuori, contava solo la vittoria e infatti alla luce dei risultati usciti sugli altri campi, un eventuale pareggio avrebbe comportato la retrocessione diretta per la Salernitana. Marino ha sorpreso un po' tutti con le scelte iniziali, inserendo giocatori che non giocavano una gara dal primo minuto da diversi mesi. 

Caligara addirittura era alla prima partita con il tecnico siciliano, che non lo aveva mai impiegato (dall'inizio o a gara in corso) da quando arrivato sulla panchina granata. Marino ha puntato sulla meritocrazia da quando è arrivato, azzerate tutte le gerarchie, in campo chi si allena meglio in settimana e chi dà il 100% in partita.

Ed ecco che quindi si è rivisto innanzitutto Tello, titolare nel match con il Cosenza. Il colombiano non ha giocato una buona gara ed è quindi scivolato di nuovo in panchina. Riportato in prima squadra poi Simy, che ha segnato due gol nelle ultime due partite e l'australiano Hrustic, finito nel dimenticatoio sotto la gestione Breda e che è stato tra i migliori nell'ultimo mese.

Scelte coraggiose poi a Cittadella, con Cerri, Soriano e Verde in panchina per fare spazio proprio al nigeriano, a Tongya e a Caligara. Scelte azzeccate per come è andata la partita, onore e merito a mister Marino quindi. L'ex Ascoli una felice sorpresa nel match del Tombolato, ha dato qualità e dinamismo, la sua posizione sul centro destra tra centrocampo e trequarti ha creato molte difficoltà agli avversari. Possibile che possa essere riproposta la stessa formazione anche con il Frosinone. 

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 14 maggio 2025 alle 15:00
Autore: Lorenzo Portanova
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