...e terzo posto fu! 
Già, dopo 17 giornate di campionato, la classifica del Girone C dice questo: la Salernitana ha perso la vetta e si ritrova ora dietro alla capolista Catania e al Benevento e a pari punti con il Cosenza, che ha però lo scontro diretto a sfavore. 
Comprensibile ci sia delusione, le ultime gare non sono state particolarmente convincenti, e la classifica ne ha chiaramente risentito. È però più importante un'altra cosa, non risentire nelle ambizioni, non cambiare quanto desiderato solo per qualche incidente di percorso normalissimo in un campionato come la Serie C; torneo del quale vi ho spesso parlato, seguendolo da anni. 

Ribadisco, la Serie C è questa, salvarsi in Serie B è più facile che vincere la terza serie (anche se alla Salernitana non è riuscito salvarsi in cadetteria, ma non rivanghiamo cose ormai vecchie), dove non conta avere un nome di blasone e una tra le migliori rose della categoria: servono semmai equilibrio e lucidità, necessarie per gestire momenti...come quello attuale. Perché è da qui che si vedrà la vera forza dei granata, e non necessariamente nell'immediato, ma più probabilmente nel lungo termine. I nervi saldi faranno la differenza, sia nella reazione mentale che tattica, e capiremo quindi di più quello che potrebbe accadere. Mancano due giornate al termine del girone di andata, poi ci saranno la sosta e l'apertura del calciomercato invernale, ma questi aspetti non devono fungere da distrazioni, per nessuno: chiaro, ci si aspettano dei rinforzi, e io credo che ci saranno, ma si dovrà stare maggiormente attenti per uno dei due concetti che ho prima espresso, quello dell'equilibrio. 
Se lo spogliatoio è davvero forte come credo, ne verrà fuori, e servirà estrema delicatezza nell'inserire nuovi volti. Mi perdoni il Ds Faggiano per queste parole, non sono certo io a dovergli insegnare un mestiere che conosce benissimo; la sua presenza, mi lascia tranquilla. 

Insomma, credo sia più alto il rischio di "rovinare il giocattolo" intervenendo troppo che lasciando fluire le cose. "Tutto va, come deve andare", canta uno dei miei cantanti preferiti, ed è così. Attendiamo, che per essere sfiduciati c'è ancora tempo...

Sezione: Editoriale / Data: Mer 10 dicembre 2025 alle 00:00
Autore: Redazione TS
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