Salernitana, i top e flop del match con il Palermo 

La Salernitana affonda in casa e cede 1-2 al Palermo. I granata evidenziano le note difficoltà a fare gioco e a creare occasioni da rete perdendo la gara a centrocampo

TOP

Verde - Con lui in campo la Salernitana migliora e almeno mette un po' più in apprensione la difesa del Palermo che spesso raddoppia la marcatura o la presenza di uomini nella sua zona. Piedi buoni nella circolazione di palla e una traversa all' attivo, ma continuano a mancare i suoi goal ed ha ragione chi dice che ci si poteva aspettare molto di più

FLOP

Ghiglione - Scena praticamente muta all'esame, è uno degli uomini in meno della Salernitana, specie nella prima frazione di gioco. Nella sua zona spadroneggia chiunque, che sia Brunori che si allarga ed ha mezz'ora per coordinarsi e metterla all' incrocio oppure Lund a scendere in velocità la sua opposizione è nulla. E la fase offensiva ed i cross? Chiudiamola qui per non infierire

Zuccon - Positivo a Bari stavolta non è letteralmente pervenuto. Corre tanto e sempre a vuoto. In costante ritardo sugli avversari, sbaglia i tempi di pressione ed è spesso mal posizionato quando il Palermo riparte e trova prateria grazie allo scollamento della Salernitana, a volte finanche spezzata in due tronconi. I piedi poi sono quelli che sono e negli ultimi venticinque metri non è da lui che ci si possa attendere qualcosa di buono

Raimondo - Potremmo scegliere come fotografia migliore della sua partita il tiraccio all'anello superiore della deserta curva nord. A vederlo qui all'Arechi non ci si spiega come possa aver segnato dieci reti in B, sbaglia praticamente tutto, ogni giocata e ogni movimento. Leggerissimo a contatto con i centrali avversari e fa sempre un tocco in più in luogo di tirare quando potrebbe provarci. Non si può tutta la vita preferire a Verde. Male veramente

Cerri - Un centravanti dovrebbe caratterizzarsi per reti, conclusioni pericolose e sponde determinanti in area rivale, e lui fa nulla di tutto ciò apparendo peraltro legnoso nei tocchi e nei movimenti, poi a quaranta e più metri dalla porta la sua lentezza viene drammaticamente fuori