Chiude la carriera con un voto molto basso in pagella Gianluca Aureliano che, pur senza commettere errori grossolani, ha avuto un metro di giudizio assolutamente non equo per quasi tutto l'arco della partita. Basti pensare che un intervento da rosso diretto di Borini era stato valutato solo da giallo ed è stato necessario l'ausilio del VAR per prendere una decisione facile facile già ad occhio nudo. Stesso intervento che - ad esempio - aveva fatto Venuti sempre su Lochoshvili a fine primo tempo restando impunito.

Ma nei primi 45 minuti il fischietto bolognese ha perdonato tutto alla Sampdoria, con Yepes che ha commesso falli a ripetizione su Amatucci e che avrebbe meritato un doppio giallo. In particolare grida vendetta un intervento da dietro su Amatucci e senza possibilità di prendere il pallone. Poi, però, Simy è stato ammonito per aver sfiorato - e in modo del tutto involontario - Cragno e Tongya per una leggera spinta ai danni di un avversario. Nella circostanza sono rimasti invece impuniti tutti i panchinari della Sampdoria che, in barba al regolamento, sono entrati in campo andando muso a muso con l'esterno granata.

Marino si è lamentato anche per il secondo gol della Sampdoria, nato da una punizione che non c'era. E' Sibilli a commettere fallo su Lochoshvili, ma l'arbitro ha invertito tutto fischiando un piazzato a favore dei padroni di casa, con 2-0 rocambolesco e totalmente fortunoso. Nel finale, invece, pioggia di gialli e personalità nel prolungare quasi fino ad undici i minuti di recupero nella bolgia di uno stadio che invocava la fine. Ma il voto non può che essere 5. Siamo certi che i giornali che seguono la Samp lo indicheranno invece come uno dei migliori. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 00:03
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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