La partita che non si doveva giocare se l'aggiudica la Sampdoria. Con qualche errore di Aureliano (vedi la punizione dalla quale nasce il 2-0, con fallo su Lochoshvili trasformato in piazzato per i padroni di casa), con una condizione fisica certamente migliore rispetto a quella post Castellammare, con il morale alle stelle dopo essere stati ripresi per i capelli stravolgendo alcune regole che saranno oggetto comunque di ricorsi da parte della Salernitana a bocce ferme.

Potremmo parlare delle potenzialità di una rosa indubbiamente molto modesta, di un direttore sportivo che evidentemente non ha inciso facendo peggio del suo predecessore, dell'era Iervolino iniziata in A e che rischia di terminare in C, dei due gol rocamboleschi di una Sampdoria tremendamente modesta e che ha segnato su due rimpalli e non certo su azioni corali. Scarsi noi, scarsi loro per intenderci.

Tuttavia significherebbe dimenticare quello che è stato questo mese. Per classifica e regolamento si doveva giocare contro il Frosinone, in un momento di grande entusiasmo, con una squadra fisicamente in crescita, una difesa granitica e il morale alle stelle dopo lo 0-2 di Cittadella. E invece improvvisamente ecco il documento che condanna il Brescia e le date fissate senza aspettare tutti i verdetti della giustizia sportiva. E ora? Ingiustizia è quasi fatta, la Sampdoria è ad un passo dalla salvezza e purtroppo la tifoseria si è spaccata. Se dovesse essere serie C la colpa sarà anche di FIGC e Lega B.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 15 giugno 2025 alle 23:27
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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