Sconfitta amara, realizzata allo scadere, al termine di una gara sofferta, per gran parte giocata in 10vs11 ma che ha confermato i passi in avanti della squadra di Pippo Inzaghi

LE FORMAZIONI

Allegri conferma le sensazioni della vigilia, con Gatti, Bremer e Danilo a protezione di Szczesny, Kostic e Weah esterni e Yldiz con Vlahovic in avanti. In mediana con Rabiot e McKennie c'è l'ex Nicolussi Caviglia. Inzaghi risponde con un modulo camaleontico, a metà strada tra un 3-5-2/3-4-2-1 e un 4-3-2-1: tra i pali Costil, in difesa Daniliuc, Fazio, Gyomber, con Sambia e Bradaric esterni, mentre in mediana agiranno Legowski, Maggiore e Candreva. Più avanzati Simy e Tchaouna.

LE STATISTICHE

La superiorità numerica influisce chiaramente sulle statistiche: possesso palla e linee di passaggio decisamente a favore della squadra di Allegri, con oltre il 70% e ben 539 linee di passaggio conseguite, cosi come le occasioni da rete totali, 18 a 8, anche se le più pericolose sono in parità (3 a 3 nello specchio della porta). Più fallosa la Juventus, 15 a 9 con 5 cartellini a 1.

LE SCELTE TATTICHE

PRIMO TEMPO. Modulo camaleontico in avvio, che parte come un 3-4-2-1 con Sambia e Bradaric esterni e Candreva-Tchouna dietro Simy, per poi mutarsi a gara in corso in una linea a quattro con Daniliuc bloccato a destra e Sambia avanzato sull'out di destra. Questa soluzione infatti gioca a favore dei granata, e proprio da quell'out porta al vantaggio di Maggiore, al termine di una buona azione. La Juve tiene possesso e gioco per mezzora, ma la Salernitana difende attenta, appena cala l'intensità della squadra bianconera, arriva il gol granata. 

SECONDO TEMPO. L'impeto bianconero si fa sentire subito ma è l'espulsione di Maggiore che rompe gli equilibri. Inzaghi prova a coprirsi con Bronn e impostare un 5-2-1-1 con Candreva a supporto di Simy, ma la squadra è troppo schiacciata e gli ingressi di Milik e Iling, che aumentano il peso offensivo specifico della Juve, generano il pari bianconero. La Salernitana continua a lottare in 10 vs 11 ed ha anche qualche occasione. Alla fine la decide una giocata singola, quella di Danilo che fa tutto bene e mette al centro per la testa di Vlahovic, e l'indecisione di Gyomber e Bronn. 

IN CONCLUSIONE. Senza Mazzocchi, Dia, Coulibaly, Inzaghi fa un mezzo miracolo: fa giocare bene la squadra e rischia di vincerla. La Salernitana è corta, attenta, fa buone trame di gioco e conferma il trend di crescita intravisto già a Bergamo e confermato con Milan e Verona. 

Sezione: News / Data: Lun 08 gennaio 2024 alle 13:00
Autore: Roberto Sarrocco
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