Ci mancava solo l'intossicazione alimentare! E' senza dubbio un ostacolo in più in vista del match di ritorno, nel quale la Bersagliera dovrà fare una vera e propria impresa per evitare la retrocessione in serie C. Il 2-0 di ieri a Marassi, frutto di una prestazione pessima e senza mordente, ha spiazzato una tifoseria che si aspettava ben altro almeno sul piano dell'atteggiamento. Iervolino, dopo il triplice fischio finale, è rimasto in tribuna visibilmente amareggiato e preoccupato, l'allenatore ha provato a risollevare il morale del gruppo ma anche lui ha grosse responsabilità per aver sbagliato formazione, modulo, strategia e sostituzioni.

E poi i singoli. Un disastro. Da Christensen - che ha gravi colpe sulle due reti della Sampdoria - ad un irriconoscibile Ferrari passando per un attacco evanescente, un Caligara in costante affanno a cospetto dei mediani avversari e un Ghiglione che sta collezionando insufficienze palesando limiti tecnici in entrambe le fasi. E ora, dilapidato il vantaggio del doppio risultato a disposizione, occorrerà un miracolo sportivo in quell'Arechi che si preannuncia mezzo vuoto sia a causa della contestazione dei gruppi ultras, sia perchè si teme per l'ordine pubblico. La spaccatura in curva, la rabbia accumulata per l'annullamento del match col Frosinone, il senso di ingiustizia e la dura presa di posizione nei confronti della proprietà rappresentano elementi di discussione sul tavolo delle autorità competenti, pronte a presidiare le zone antistanti lo stadio già diverse ore prima dell'inizio del match.

"A Salerno sarà rivolta", "Scateneremo l'inferno" e "La partita non finisce" sono tre degli slogan che hanno fatto accendere la spia dell'allarme, ancor di più perchè sono annunciate almeno 300 persone all'esterno in segno di "sdegno per un calcio che ha deciso a tavolino la nostra retrocessione a favore della Sampdoria". Insomma, tensione alle stelle e Governatore De Luca che, come detto, ha scritto a Lega e FIGC invitandoli ad "assumersi le responsabilità in caso di problematiche, se vogliono salvare la Sampdoria lo facciano ma non a scapito della nostra squadra di calcio".

Veleni, sospetti e accuse che avevano indotto la stragrande maggioranza dei tifosi a lanciare un appello al club: "Se hanno deciso che dobbiamo retrocedere è necessario far fronte comune e non scendere in campo: restiamo tutti fuori, compresi giornalisti e politici, e trasformiamo questa farsa in un caso che farà parlare l'Europa".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 16 giugno 2025 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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