Per la stagione sportiva 24-25 , la “mission aziendale” del direttore sportivo Petrachi era orientata a condividere il nuovo “piano industriale” del club granata, finalizzato a vincere la “sfida imprenditoriale” del campionato di Serie B. (Fonte Il Corriere dello Sport)

Questa l'analisi del commercialista Antonio Sanges pubblicata su Salernonotizie: nuova strategia aziendale, riguardava la diminuzione dei “costi operativi” (costi amministrativi e costi del fattore lavoro) e risultava essere indirizzata a determinare un “break even point” in pareggio tra “costi e ricavi aziendali”. Il nuovo “piano aziendale della Salernitana” era stato redatto tenendo presente che, a causa della retrocessione in serie cadetta, alla data del 30 giugno 25 (stagione sportiva campionato di serie B 24/25) il bilancio del club granata,  poteva determinare i seguenti valori: ricavi da stadio (-2,3 mln euro), ricavi diritti tv (- 25,2 mln), contributi in conto esercizio (+16,9 mln), valore della produzione (-12,1 mln), costo del lavoro (-9,1 mln), costo della produzione (-10,6 mln), risultato netto di gestione (-1,3 mln), con relativa svalutazione del valore dei calciatori. (Fonte Report Calcio 2023)

Tale pianificazione aziendale, trovava raccordo anche nelle “dinamiche aziendali” della Serie B,  che alla data del 30 giugno 23, aveva registrato un aumento del valore della “perdita netta aggregata” pari a 330,3 mln di euro (valore maggiore del 23,1% rispetto alla perdita stagione 2021/22). (Fonte Calcio e Finanza)

Sempre i club di serie B rilevavano un crescente valore di “indebitamento”, che si attestava a 777,9 mln di euro (valore in aumento di 252,5 della stagione 20212/22)  e “patrimonio netto” con  valore meno 52,8 mln euro. Le “nuove strategie aziendali” del club granata, risultano confermate dal presidente Iervolino che  nel corso della riunione della Lega Calcio di gennaio 24, propose l’exit strategy, per superare la crisi dell’azienda calcio italiana.

Le “cinque proposte aziendali” di Iervolino risultavano essere le seguenti:

1) sostenibilità finanziaria dei club (da attivare attraverso un preciso intervento regolatore );

2) stadi (il rilancio dell’azienda calcio dovrà essere organizzata con una robusta iniezione e realizzazione di infrastrutture);

3) fiscalità (credito d’imposta sugli investimenti dei club nel settore giovanile);

4) betting;

5) riforma dei campionati (riduzione delle retrocessioni e promozioni per stabilizzare gli investimenti societari) . (Fonte Il Corriere dello Sport)

Salernitana: nuovi asset aziendali (territorio, sport, e tecnologia) per vincere la sfida del “calcio business”.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 14 dicembre 2025 alle 23:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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