Vilhena, da silurato a certezza di Sousa: il duello con Ederson e la sua nuova vita granata

Un primo tempo con la Lazio, la bocciatura e poi tanta panchina. Tutto questo prima di riprendersi la scena e la maglia da titolare, in una veste diversa. E' quello che è successo a Tonny Vilhena, centrocampista olandese, che nelle ultime gare è ritornato ad essere un punto fermo della Salernitana. Complice anche qualche infortunio, esempio Crnigoj, e qualche prestazione non all'altezza, Maggiore e Nicolussi Caviglia, l'olandese si è ritagliato lo spazio e soprattutto la fiducia del tecnico portoghese che ora stravede per lui.

Un nuovo ruolo, quello di centrocampista a due davanti alla difesa accanto a Coulibaly, diverso dalla classica mezzala del centrocampo a tre con Davide Nicola o di trequartista, come ricoperto in passato. Un ruolo di maggiore sacrificio, ma anche di tanta visione tattica e di gioco che esaltano le caratteristiche tecniche del calciatore. Contro l'Atalanta l'ennesima prestazione positiva, condita dal duello contro il passato, Ederson, che lo ha esaltato non poco. Qualche contrasto duro da parte dell'olandese, quasi a marcare il proprio territorio, e tanta quantità, abbinata alla solità qualità, per portare a casa un risultato importantissimo.