Salernitana-Foggia, una classica del calcio italiano che torna a distanza di 6 anni da quel giugno 2019 che sancì il fallimento dei rossoneri e la salvezza ai playout dei granata grazie al -2 in classifica inflitto ai pugliesi e che evitò la retrocessione a ridosso dei festeggiamenti per il centenario. Ma  questa sfida ha tantissime storie da raccontare, a partire da Delio Rossi e dal suo ritorno a Foggia nel 1995 all'indomani della sconfitta di Bergamo che negò alla Bersagliera la gioia del doppio salto.

"Grande allenatore, piccolo uomo" si leggeva in uno striscione esposto dagli ultras allo Zaccheria, slogan che poi si trasformò in "Allenatore ideale, uomo geniale" quando decise di tornare a Salerno vincendo un altro campionato. Anche in questo caso con Foggia nel destino, visto che i rossoneri inflissero la prima sconfitta ai granata interrompendo una serie di 17 risultati utili consecutivi salvo poi retrocedere matematicamente all'Arechi perdendo per 3-2 nel giorno della grande festa del popolo dell'ippocampo, capace di inscenare una coreografia da pelle d'oca sulle note del film Titanic. Da quel Foggia Aliberti acquistò a titolo definitivo Di Michele, Bak e Monaco, oltre a Chianese che fu pagato 7 miliardi: un affare incredibile per l'Atalanta. Delio Rossi era considerato all'epoca l'allievo di Zeman, altro allenatore che ha scritto la storia in terra rossonera aprendo un ciclo vincente con un 4-3-3 spettacolare e che esaltò le qualità di gente come Baiano e Signori, oltre che del compianto Franco Mancini che, nel 2006-07, vestì anche la maglia granata pur disputando una stagione negativa.

Proprio in quell'anno Salernitana-Foggia si contraddistinse per una rissa clamorosa a fine gara innescata dalle provocazioni di Cuoghi, cui show proseguì in conferenza stampa mentre il pullman del Foggia dovette uscire scortato, con fischi all'indirizzo degli ex dal dente avvelenato come Shala, Princivalli e Cardinale, oltre ai gesti poco sportivi del portiere Castelli e alla scelta di Lombardi di rescindere il contratto a Panarelli per alcune dichiarazioni troppo affettuose all'indirizzo del Foggia. Nell'ultimo precedente illusorio 1-0 nel segno di Vitale al 93', inizio del Gregucci-ter che si concluse con l'esonero del trainer pugliese. Nella stagione precedente, invece, debacle pre-natalizia, con lo 0-3 di Stroppa ai danni di Colantuono in una partita paradossalmente dominata dai granata.

Sezione: Pillole di Storia / Data: Mar 16 dicembre 2025 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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Caporedattore dal 2024
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