Ci risiamo. E’ partita un’altra operazione di distrazione di massa che quasi certamente non porterà a nulla se non ad aumentare confusione e ad alimentare false illusioni. La Salernitana presenta ricorso al Tar del Lazio contro il rinvio dei playout ben sapendo che le percentuali di esito positivo sono davvero scarse. Con il risultato di generare tra i tifosi la speranza di restare in serie B nonostante la retrocessione dopo gli spareggi con la Sampdoria.

In città non si parla d’altro, in tanti sperano che la strada del Tar possa riportare la Salernitana in serie B attraverso l’allargamento del numero delle squadre. Al di là di come è stata gestita questa fase da chi comanda il calcio italiano perché lo scempio resta. Al di là degli evidenti torti arbitrali subiti nella gara di ritorno dei playout con la Sampdoria e che meriterebbero l’apertura di un’inchiesta. La Salernitana ha ragione da vendere perchè è una vergogna assoluta costringere una squadra a giocarsi la salvezza in serie B dopo oltre un mese la fine del campionato contro un avversario diverso.

Come afferma Liratv, questo ricorso al Tar quasi certamente non porterà a nulla. Nel frattempo la gente si illude e l’attenzione si sposta. Al termine di un’altra stagione scellerata, con la seconda retrocessione consecutiva, la società ha il dovere di far ripartire la Salernitana per un immediato ritorno in serie B. Bisognerebbe parlare della squadra da rifondare, del ritiro che parte tra due settimane e mezza e non di improbabili ricorsi al Tar.

Invece di soffiare pericolosamente sul fuoco della rabbia e della passione, Iervolino dovrebbe parlare ai tifosi ma in modo chiaro e sincero, senza alimentare illusioni. Al netto dell’obbrobrio sportivo che abbiamo visto, la Salernitana in due anni è passata dalla serie A alla serie C, dall’Europa come obiettivo alla terza serie come triste realtà per responsabilità della società. E’ bene ribadirlo.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 26 giugno 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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