La Salernitana presenta ricorso al Tar per far valere le proprie ragioni dopo il caos scatenatosi in Serie B a seguito dei problemi del Brescia e di tutta una serie di decisioni assunte dalla Lega che hanno fatto storcere il naso all'Italia intera, a parte ovviamente i diretti interessati che continuano a parlare di regole rispettate. Già solo il fatto di aver disputato un playout dopo 40 giorni dalla fine del campionato ha reso la competizione irregolare e falsata.

La Salernitana avrebbe comunque dovuto giocare i playout? Sì, su questo non ci piove ma una cosa è giocarli tre giorni dopo e un'altra 40 giorni dopo. Ma d'altronde se il calcio italiano è gestito da personaggi che non hanno mai calcato un campo di calcio, è chiaro che certe dinamiche non potranno mai comprenderle e quindi per loro è tutto regolare giocare il 22 giugno una gara fondamentale e decisiva di una stagione conclusa il 13 maggio. Addirittura poi arrivano dichiarazioni di altre persone che "insinuano" che la Salernitana avesse voluto trarre profitto da questa situazione.

La Salernitana che ha giocato due partite consecutive fuori casa nelle ultime due di campionato, tra l'altro due scontri diretti? La Salernitana che voleva giocare un playout da sfavorita e non da favorita (in base alla classifica)? In realtà "qualcuno che pensava di trarre profitto" c'è stato, basterebbe vedere alcuni risultati dell'ultima giornata di campionato, quando certe squadre hanno affrontato le riserve di altre e hanno 'stranamente' vinto anche grazie a calci di rigore 'fantasiosi' e ottenendo così un posto nei playout. Poi dalla penalizzazione del Brescia qualcuno davvero ha tratto profitto riuscendo a salvarsi senza scendere in campo. Se il Brescia fosse stato penalizzato prima come da regolamento tutti avrebbero potuto salvarsi prima, non solo certe squadre. Come si dice in certi casi, a stare zitti spesso si fa più bella figura. 

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 26 giugno 2025 alle 15:00
Autore: Lorenzo Portanova
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