La sconfitta rimediata sul campo della Sampdoria complica maledettamente i piani salvezza della Salernitana. Come sottolineato a fine gara anche da mister Marino il destino dei granata non è più soltanto nelle loro mani.

Vincere martedì in casa del Cittadella, operazione tutt’altro che semplice visto il rendimento disastroso del team dell’ippocampo nelle gare esterne, potrebbe non bastare nemmeno per accedere ai play out in caso di contemporanee vittorie nell’ultimo turno di Sampdoria, Brescia e Frosinone, ovvero le tre squadre che al momento hanno 40 punti (1 in più di Salernitana e Cittadella). Ferrari e soci hanno l’obbligo morale di provarci, fino alla fine, fino all’ultimo istante utile.

E’ chiaro che dopo la batosta di Marassi non sarà semplice nemmeno dal punto di vista emotivo. Il compito di rimettere insieme i cocci spetta a mister Marino che, nel ritiro in Lombardia, deve provare a serrare le fila. A Genova la Salernitana ha toppato clamorosamente il primo tempo, nel quale ha avuto un atteggiamento decisamente remissivo. Nella ripresa, complici le sostituzioni attuate (tardivamente) dal tecnico siciliano, qualcosa in più i granata hanno provato a farlo.

Martedì non ci sarà Zuccon, che al Ferraris ha lamentato nuove noie muscolari. Vedremo se il trainer granata opterà per un assetto iniziale maggiormente votato ad offendere, anche per cercare di consentire agli attaccanti di sbloccarsi (Simy insidia Cerri, Tongya e Raimondo scalpitano). In difesa si potrebbe rivedere Bronn.  

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 11 maggio 2025 alle 19:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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