Ed ora non ci resta che aggrapparci ai play out per salvare una stagione deficitaria, per cercare di riprendere, una volta che questo scoglio sia stato superato, quel discorso di programmazione per riportare in auge il calcio a Salerno. Si perchè il padrone ex presidente della società Danilo Iervolino, che aveva in un certo qual modo ad inizio stagione sbandierato come in tre anni si potesse tornare in serie A, dopo il flop del torneo appena conclusosi, anche se con questa appendice miracolosa per i nostri colori, crediamo voglia rivedere tutto.

In pratica, però, la sfida drammatica contro il Frosinone in 180 minuti terrà tutti col fiato sospeso fino a lunedì 26 maggio quando la gara di ritorno allo Stirpe della città ciociara ci dirà come sarà il nostro futuro. Noi ovviamente ci aspettiamo, così come tutti i magnifici tifosi della Bersagliera, quello scatto in avanti che con Marino in panchina è stato determinante. Non era facile vincere quattro partite su sei nel finale acceso del campionato.

L'allenatore siciliano ha cambiato molto la mentalità di quasi tutti i calciatori a sua disposizione, che sembravano con un piede nella fossa, ha rivitalizzato anche tutto l'ambiente ed ecco che i risultati sono arrivati. Ora bisogna solo cercare sia lunedì 19 maggio all'Arechi nella prima sfida salvezza che in quella successiva quel qualcosa in più per dire: siamo salvi.  E crediamo che con l'apporto del pubblico questa Salernitana abbia le carte in regola per crederci fino alla fine. Che la spinta che non mancherà la salvezza sarà veramente dietro l'angolo. Poi inizieranno anche i processi ma, per ora, tutti devono stringersi intorno al caro vecchio cuore granata.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 17 maggio 2025 alle 00:00
Autore: Lorenzo Portanova
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