Neppure sfogliare le margherita aiuterebbe a capire cosa accadrà al calcio nel futuro prossimo. I giorni passano ma il rischio è che possano passare addirittura i mesi. Ovviamente ci si augura di no, per tanti motivi e non di natura sportiva, ma intanto chi di dovere è al lavoro per provare a stilare il miglior programma possibile per quando tutto ritornerà alla normalità. Da una parte la Lega e la Figc, dall'altra la Fifa. Mentre in Italia si ragiona sulle modalità della ripresa dei campionati, in Europa si ragiona invece anche sul discorso calciomercato. Inevitabilmente. Perché? Facile. Oltre alla stagione attualmente sospesa, c'è da pensare per forza di cose anche alla stagione 2020-2021. La prossima, infatti, si intravede già dietro l'angolo. E così ecco che nel documento realizzato dal gruppo di lavoro istituito dalla Fifa, è stata inserita la possibilità di aprire un'unica grande sessione di calciomercato che inizi non appena finirà l'annata sportiva 2019-20: 16 settimane che si preannunciano sin da adesso frenetiche e tutte da vivere all'insegna di acquisti e cessioni. Come se non ci fosse la finestra invernale del calciomercato. Ebbene sì. Per cui, qualora fosse approvata, addio per una volta alla sessione di gennaio: del resto se la stagione attuale dovesse concludersi a fine giugno o addirittura a fine luglio, i quattro mesi inizierebbero immediatamente il giorno seguente arrivando così quasi alla fine dell'attuale anno solare. Per appurare e poi metabolizzare, cosa non semplicissima per i calciatori e soprattutto per gli allenatori, quello che sarebbe un cambiamento storico per il mondo del calcio bisognerà però pazientare. Ma quanto? Chi può dirlo. Di sicuro tutti vorrebbero tornare subito a giocare, ma al momento si parla solo di ipotesi. Ma delle decisioni andranno poi prese. Ovviamente. Consapevoli che la rivoluzione del calcio è già cominciata.

IN BILICO. In attesa di capire cosa accadrà concretamente, la Salernitana deve iniziare a capire se la prima rivoluzione dovrà attuarla in prima persona. Un tema molto caldo in casa granata è quello relativo ai calciatori di proprietà: attualmente sui 26 tesserati sono 16 quelli legati contrattualmente al club di Lotito e Mezzaroma, ma 6 andranno in scadenza al termine della stagione attuale e altri 6 al termine della prossima. Gli unici con un contratto sicuro e duraturo sono Micai, Giannetti, Djuric e Jallow che per il momento, calciomercato permettendo, vedono solo il granata nel loro futuro. Una visione che è completamente differente da quella dei 12 calciatori in scadenza tra l'estate che è pronta ad arrivare e quella prossima. Nel primo caso l'elenco è composto da Aya (che può contare però sull'obbligo del rinnovo), Heurtaux (con il quale si proverà a trovare un'intesa), Mantovani (in questo caso persistono i dubbi da entrambe le parti), Lopez, Curcio e Rosina (l'unico certo di aver già concluso la sua esperienza in terra campana). Nel secondo caso, invece, l'elenco ha al suo interno nomi ancora più importanti, di quelli che potrebbero stravolgere i piani economici e sportivi se le cose non dovessero andare in un certo modo. Ipotizzando sin da ora che la separazione da Vannucchi non sembra essere un problema (specie per il portiere, che vorrebbe rimettersi in gioco), stessa cosa non può invece dirsi per Billong, Migliorini, Di Tacchio, Akpa Akpro e Cerci il cui futuro sembra essere molto incerto. Ma anche in questo caso non basterà sfogliare una margherita per capire cosa accadrà.

Sezione: Mercato / Data: Mar 31 marzo 2020 alle 20:30 / Fonte: il Mattino
Autore: TS Redazione
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