Si sta facendo un gran parlare della prestazione opaca offerta da Candreva sabato scorso nel derby interno contro il Napoli. In effetti l'esterno granata non si è quasi mai visto a ridosso dell'area di rigore avversaria, ha calciato male quasi tutti i piazzati ed è stato beccato anche da una parte dei tifosi per un secondo tempo totalmente anonimo, privo di mordente come raramente era accaduto in una stagione che non sta andando come tutti noi avevamo sperato e immaginato. Ritenere, però, che l'ex Samp sia un problema per la Salernitana è una follia. Perchè, al pari di Dia e Piatek, è il vero colpo messo a segno dalla dirigenza e dal presidente Iervolino. Basti pensare a quanto abbia fatto la differenza contro Bologna, Juventus, Lazio e Sampdoria, quando saltava avversari come birilli e partecipava attivamente a tutte le azioni più pericolose. Il gol all'Olimpico, votato come uno dei più belli di tutto il 2022, certifica che, in casa, lo staff tecnico si ritrova un giocatore di livello assoluto, un fuoriclasse per chi lotta per la salvezza. Certo, se Nicola si ostina a farlo giocare quinto a destra chiedendogli di lavorare in copertura il discorso diventa complicato. Perchè, a 35 anni, Candreva non può certo correre 90 minuti a tutta fascia a rincorrere gli avversari perdendo inevitabilmente lucidità negli ultimi 16 metri. Quando è stato schierato da mezz'ala, o sulla stessa fascia di Mazzocchi, i risultati sono stati totalmente diversi e, non a caso, la Salernitana ha conquistato 7 punti su 9 costruendo diverse occasioni da gol. Toccherà a Nicola valorizzare al meglio i calciatori a disposizione, con questo potenziale offensivo è davvero incomprensibile che questa squadra - con tutti i suoi limiti - stia calciando verso la porta avversaria così poco. 

Sezione: News / Data: Mar 24 gennaio 2023 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print