Claudio Lotito torna alla riscossa. Stavolta (ri)partendo dalle retrovie, però sempre con l’etichetta del protagonista. Sarebbe lui - dicono i bene informati, gli stessi che non lo davano certo fuori dai giochi dopo la sconfitta in Lega B e l’uscita dalla larga maggioranza che firmava per la ricandidatura di Gabriele Gravina - l’uomo della speranza per Cosimo Sibilia nella corsa alla Federcalcio. Il numero uno della Lega Nazionale Dilettanti parte in svantaggio, perché la Figc è una torta in cui ogni componente rappresenta una fetta di dimensione diversa e prestabilita. La Lega di A, tranne il Benevento di Vigorito e Lazio di Lotito, è tutta con Gravina e vale il 12%, quella di B a guida Mauro Balata ha dato la stessa indicazione, con l’unica eccezione della Salernitana di Lotito e Marco Mezzaroma che non sposta però il 5% dei cadetti, e anche la C che ha appena rieletto Francesco Ghirelli è compatta con il presidente federale uscente garantendogli il 17% dei voti. Fosse così, considerando che la Lnd di Sibilia “pesa” ben il 34%, i due sarebbero alla pari. Però con Gravina si sono già schierati pure le Associazioni di calciatori (20%) e allenatori (10%). Poi resta un 2% dell’Aia (gli arbitri).

Sezione: News / Data: Gio 14 gennaio 2021 alle 14:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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