Una favola da raccontare, di quelle inaspettate. Akpa Akpro è arrivato in punta di piedi alla Lazio, ha lavorato e sudato ad Auronzo di Cadore, si è conquistato a suon di chilometri macinati la conferma non scontata di Simone Inzaghi. E il tecnico biancoceleste ha notato fin da subito le sue doti atletiche e fisiche. Uno così in squadra mancava alla Lazio, un Onazi di livello superiore per quanto visto finora, con una storia alle spalle e una carriera in salita. Eppure Akpa non è proprio lo sconosciuto di turno. Prima di approdare alla Salernitana, dopo uno stop di un anno a causa della pubalgia, era considerato fra i più talentuosi centrocampisti della Ligue 1. Qui 121 gare disputate con la maglia del Tolosa (di cui diventerà capitano) e 5 gol. Mai però uno così importante come quello siglato al Borussia Dortmund nella magica notte di ieri all'Olimpico, il suo primo con la Lazio all'esordio in Champions League. Per conoscerlo meglio, abbiamo intervistato in esclusiva Stefano Colantuono, il tecnico in carica quando Akpa Akpro approdò a Salerno. 

Mister, innanzitutto quanto è felice per Akpa-Akpro? Lei fu il primo a dargli una seconda chance...
"Sono felicissimo per lui, è una persona molto seria. Quando arrivò a Salerno nel mercato di riparazione, lo fece in punta di piedi. Ebbi subito una grande impressione. Non dimentichiamoci che questo ragazzo non veniva da un campionato minore e aveva giocato più di 100 partite in Ligue 1, così come la Coppa d'Africa. E ha anche partecipato a un Mondiale, non era un illustre sconosciuto".

Quali sono le sue caratteristiche principali?
"Ebbe un piccolo problema fisico all'inizio, però si vedeva che avesse qualità importanti. Non parlo di qualità tecniche nel senso di grandi colpi, ma è un giocatore con un'intensità mostruosa e un cambio passo incredibile che recupera tantissimi palloni. L'inserimento di ieri non mi stupisce, nei primi metri è impressionante, gli piace attaccare la porta. La cosa che fece la differenza e che mi colpì molto fu la grande serietà e disponibilità di questo ragazzo. Una professionalità d'altri tempi, una persona con qualità fuori dal comune. Mi fa molto piacere che ieri abbia vissuto questa serata". 

Se dovesse fare un paragone con un altro giocatore europeo? 
"Difficile fare paragoni, così come è difficile trovarne uno con quel cambio passo. Ci sono, ma non sono tantissimi, di solito i centrocampisti centrali sono un po' più lenti. Invece lui ha quest'arma aggiunta. Direi che è un giocatore completo". 

Sezione: News / Data: Gio 22 ottobre 2020 alle 22:30 / Fonte: laziosiamonoi
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print