"Anzitutto saluto tutti i tifosi della Salernitana. A Salerno sono stato benissimo e porto tutti nel cuore. La partenza è stata ottima ed oltre ogni aspettativa, non era semplice iniziare così con un gruppo completamente nuovo e un allenatore che doveva ambientarsi. La piazza è carica, ci sono i presupposti per vivere una bellissima annata". Così Raffaele Palladino intervistato da Radio Mpa durante la trasmissione "TuttoSalernitana". "Ero vicinissimo al ritorno, è vero" continua Palladino "da 4-5 anni volevo tornare a Salerno e chiudere la carriera lì, laddove ho iniziato. In quella città sono stato bene e la gente mi accoglie sempre con amore e rispetto. Mi ero sentito con Gregucci, sapeva quale fosse il mio sogno. Ho mandato dei segnali alla società, alla dirigenza e a tutti gli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina. Il calciomercato, però, ha dinamiche particolari. Pochi mesi fa sembrava tutto perfetto, ero convinto fosse la volta buona: non per volontà mia la cosa non è andata a buon fine, hanno preferito prendere una prima punta come Emanuele Calaiò e non ho avuto la possibilità di firmare. So che ora è diventato dirigente. A Salerno sono stato da Dio ed è stata una stagione bellissima, la migliore: vale tanto questa frase perchè ho indossato la maglia della Juventus e della Nazionale. Tornare anche sotto un'altra veste mi farebbe felice, la gente di Salerno non dimentica. In futuro mi piacerebbe fare l'allenatore".

Palladino conclude così: "Mi piace l'attaccante moderno: oggi non devi solo saper segnare, ma anche adattarti in tanti ruoli per essere complementare con i tuoi compagni di reparto. Djuric? Ogni calciatori esprime le proprie qualità mettendosi a disposizione di un allenatore che gli dà delle direttive. Con Gasperini al Genoa tornavo in difesa e spendevo tanto: non mi piaceva giocare così, ma c'è un mister che detta le condizioni e noi dobbiamo sacrificarci pur perdendo lucidità sotto porta. Credo che a lui stia capitando la stessa cosa". 

Sezione: News / Data: Sab 28 settembre 2019 alle 13:30
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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