Premessa: una strategia cautelare per mettere in discussione la riscrittura della classifica

Dopo il decreto con cui il TAR ha rigettato l’istanza cautelare della Salernitana, resta una domanda che merita attenzione: perché i legali del club hanno comunque scelto di chiedere subito la sospensione della comunicazione della Lega sulla classifica e le retrocessioni? Una scelta che, a prima vista, sembrava destinata al rigetto – come in effetti è stato – ma che risponde a una logica precisa.

Non si trattava solo di ottenere un effetto immediato (difficile, in una fase così preliminare), ma di evidenziare fin da subito la gravità della lesione subita dal club, segnando il perimetro giuridico entro cui si giocherà il vero processo: quello sul merito. Una mossa che va letta come parte di una strategia a lungo termine, coerente con quanto già emerso nel primo decreto del TAR: il giudice ha ritenuto l’atto non ancora lesivo al momento del rinvio, ma non ha escluso la possibilità che lo diventi, se i fatti successivi lo confermeranno.

Alla luce di questo quadro, appare ancora più chiaro il motivo per cui la Salernitana ha puntato sull’urgenza: non tanto per cambiare subito il finale, ma per impedire che si consolidasse una classifica frutto – secondo loro – di un percorso irregolare. Nel primo articolo abbiamo spiegato cosa è successo e cosa resta da dimostrare. Ora entriamo nel vivo di come la Salernitana ha impostato la propria difesa, e perché la partita legale è appena iniziata.

Sezione: News / Data: Gio 10 luglio 2025 alle 20:22 / Fonte: Valentino Misiano
Autore: TS Redazione
vedi letture
Print