La mission impossible della Salernitana è trasformare un raduno per pochi intimi in un ritiro di una squadra di calcio candidata a vincere il campionato: la società, con Milan al timone – il ritornello rimane sempre lo stesso –, è chiamata a dare seguito alle parole, all’annunciato piano di rilancio. È quanto spetta ai tifosi. È quanto si aspettano i tifosi.

Altrimenti tutto è riconducibile alle solite chiacchiere da bar. A differenza di un anno fa e della stagione precedente ancora, occorrono premesse chiare che passano attraverso un ritiro che possa servire a qualcosa ed in cui gettare le basi per affrontare un campionato da protagonista. La presenza in rosa degli esuberi, oggi come allora, non è funzionale al raggiungimento di quelli che dovrebbero essere gli obiettivi annunciati.

Gran parte dei tredici “vecchi” tesserati non rientra nel progetto, a partire dagli ingaggi che non sono da terza serie. Probabilmente, alla luce delle leggi non scritte del mercato, saranno piazzati solo in extremis, ma questo non può e non deve bloccare una società che mette davanti a tutto la voglia di rivalsa e di riscatto.

A Raffaele è stata promessa una squadra pronta all’80% per il ritiro: la società è chiamata a dare seguito agli annunci per dimostrare di avere cambiato rotta rispetto al passato. A proposito di basi solide su cui piantare il nuovo progetto, si attendono novità anche sulla riorganizzazione del settore giovanile, con l’inserimento di figure competenti, possibilmente con provata esperienza nel settore. No perditempo.  

Sezione: News / Data: Ven 11 luglio 2025 alle 19:00 / Fonte: liratv
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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